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Data di pubblicazione:13/01/2005
Fonte:La Stampa edizione di Torino
Titolo dell’articolo:Trofarello si ribella alle Ferrovie: trenta passaggi in meno al giorno nella stazione
Testo dell’articolo:La stazione di Trofarello non è neanche tanto piccola come si potrebbe immaginare. Ci sono nove binari, centinaia di studenti ogni mattina assiepati sulle banchine per raggiungere gli istituti scolastici di Torino e soprattutto c’è un progetto, meglio conosciuto come «Movicentro» che la renderà nei prossimi anni una sorta di bomboniera architettonica da qualche milione di euro. Da qui, a partire dall’11 dicembre 2004, si è inaugurata una battaglia dei pendolari al nuovo memorario delle ferrovie dello Stato che riduce le fermate dei treni sulla tratta per Savona, Fossano e Ventimiglia in entrambe le direzioni. Lettere, proteste, petizioni e adesso l’intervento della politica: l’altro ieri il sindaco Maurizio Tomeo ha scritto all’assessorato ai Trasporti della Regione, della Provincia e ai vertici delle Ferrovie affinché venga ripristinata la situazione precedente «che - aggiunge - soddisfaceva in misura appena sufficiente la mia cittadinanza e adesso subisce addirittura una contrazione». Poco tempo fa un’interrogazione in consiglio comunale a firma Ds sollevava il problema dei pendolari «bistrattati - dice Adriana Cortassa - dal nuovo orario delle ferrovie con molte meno fermate e crescenti disagi». Le firme raccolte finora sono poco più di 400. I due comitati spontanei, nati sull’onda della protesta, si sono conosciuti per caso in Comune e da quel momento non si sono più arresi: «Abbiamo difficoltà - spiegano - da quando è entrato in vigore il nuovo orario abbiamo meno treni che fermano qui. Una trentina di passaggi al giorno non vengono più effettuati. Per chi deve raggiungere Carmagnola e comuni vicini, ma anche per chi deve andare a Torino l’attesa tra un treno e un altro è praticamente di un’ora». «Nei giorni feriali - aggiunge Antonella Fongo - i treni che abitualmente fermavano a Trofarello sono stati o aboliti o non prevedono più tale fermata, obbligando i viaggiatori all’andata ad anticipare notevolmente la partenza e al ritorno a scendere a Moncalieri per trovare una coincidenza per Trofarello, che di solito si perde a causa del ritardo dei treni stessi». «Abbiamo inoltre notato - aggiungono - che i treni si fermano in stazioni dove l’utenza è decisamente minore rispetto a quella di Trofarello. Ci chiediamo pertanto in base a quale logica sia stata presa questa decisione». Il riferimento chiaro è alla vicina Villastellone dove, in coincidenza dell’entrata in vigore del nuovo memorario, le fermate giornaliere dei treni sarebbero addirittura aumentate. Il problema sta coinvolgendo un po’ tutto il tessuto cittadino. Qualche lettera di solidarietà compare in un foglio gratuito di informazione locale anche da Acqui e solleva problemi per le coincidenze dei treni provenienti da Alessandria. Stesso discorso vale per i convogli che arrivano dalla stazione di Chieri. In coda un’ultima annotazione sui carichi di passeggeri: «Sul regionale delle 7,50 si viaggia sempre in piedi - racconta un gruppo di studenti - e al ritorno, se riesci a prendere il treno delle 17,30 bene, altrimenti sei costretto ad aspettare un’ora per poter tornare a casa».

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