<< Notizia precedente - Clicca qui per chiudere questa finestra - Notizia successiva >>

Data di pubblicazione:14/01/2005
Fonte:La Stampa edizione di Novara
Titolo dell’articolo:Blocco dei treni: c’è l’inchiesta
Testo dell’articolo:NOVARA - È stata aperta un’inchiesta sul blocco della Novara-Milano ma Trenitalia non sembra intenzionata a procedere nei confronti dei pendolari che nel frattempo continuano a denunciare ritardi e disservizi sulla linea. Si attendono risultati concreti dall’incontro fissato oggi a Milano. La polizia ferroviaria ha aperto un’indagine sul blocco alla stazione di Vittuone che martedì ha portato alla paralisi l’intera tratta: è stato comunicato all’autorità giudiziaria l’avvenuto reato di interruzione di pubblico servizio, ma per ora le persone che hanno fermato il treno regionale 10657 per Porta Garibaldi non sono state identificate. Per cui non è scattata nessuna denuncia: sarà la magistratura a decidere se e quali provvedimenti attuare. Trenitalia però, anche per non surriscaldare l’atmosfera già pesante, sembra optare per una conclusione senza ulteriori strascichi della vicenda. Un risultato comunque, la protesta l’ha ottenuto: dall’altra mattina è stato ripristinato il treno che parte da Novara alle 7,39, e che ora ferma anche a Trecate. I pendolari chiedono anche il ripristino del Milano-Novara in partenza alle 18,02 da Porta Garibaldi. Un secondo risultato ottenuto dai pendolari è l’aumento delle carrozze sul convoglio partito da Novara alle 7,19, il 10657: sono state aggiunte due carrozze ed il numero dei viaggiatori in piedi è diminuito. Non è cambiata invece la musica per quanto riguarda i ritardi e la mancanza di informazioni ai viaggiatori: l’altra sera sono stati soppressi il Milano-Novara delle 17 e quello delle 17,30, «e tutto - precisa Marisa Attadio, una pendolare - senza che ci venisse comunicato nulla. Perchè le Ferrovie si ostinano a non dirci niente quando accade un contrattempo? Non si rendono conto che in questo modo i viaggiatori si esasperano ancora di più?». Ieri mattina i ritardi sono tornati nella norma, che per questa linea significa almeno venti minuti. Nel pomeriggio è stato soppresso il treno per Milano delle 16,09. «Ho preso il treno delle 8,42 da Novara - dice l’editore novarese Mariano Settembri - e sono arrivato in stazione a Milano alle 10,05. C’è bisogno di commentare? Qui bisogna davvero trovare delle soluzioni serie e condivise, assicurare un servizio finalmente efficiente agli utenti. Non basta appellarsi al bonus, perchè dieci euro al mese di indennizzo non ripagano il tempo, i disagi, i quattrini persi a causa dei ritardi dei treni. Senza contare poi le carrozze al freddo, certe zone del treno senza luce, i viaggi in piedi perchè non c’è posto». Le vicende ferroviarie di questi giorni, dall’incidente della Bolognina, dov’è morto il macchinista novarese Ciro Cucciniello, al bloco di Vittuone, hanno indotto il parlamentare novarese di Forza Italia Daniele Galli, a chiedere «le dimissioni dell’amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italiana, per tutta una serie di fatti accaduti sul sistema ferroviario». Oggi alle 12,30, a Milano, in Regione, è previsto un vertice del Comitato dei Pendolari con l’assessore regionale alla mobilità, Massimo Corsaro, e Trenitalia. Sul fronte novarese il 25 gennaio è invece in calendario un vertice della Provincia a Torino, con l’assessorato ai trasporti della Regione, per fare il punto sulla situazione ferroviaria locale e sul nodo di Novara.

<< Notizia precedente - Clicca qui per chiudere questa finestra - Notizia successiva >>




Per visualizzare una news, è sufficiente selezionarne il titolo nel riquadro qui sotto:

Visualizzatore news sviluppato dal Comitato spontaneo Pendolari Bra ed Alba - www.pendolaribra.it - www.pendolaribra.altervista.org - pendolaribra@tiscali.it