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Data di pubblicazione:15/01/2005
Fonte:La Stampa edizione di Torino
Titolo dell’articolo:Canavesana: restyling delle carrozze
Testo dell’articolo:Le vecchie carrozze della «Canavesana» si rifanno il trucco. Le prime due sono già uscite dall'officina e nelle prossime settimane torneranno sulla tratta Torino-Pont Canavese. E' un progetto di restyling avviato dal Gruppo Torinese Trasporti che in pochi mesi coinvolgerà una decina di treni frequentati ogni giorno da centinaia di pendolari. «In particolare - spiegano alla Gtt - per gli utenti ci saranno vagoni più confortevoli, e per gli impianti di riscaldamento è prevista un'attenta revisione in modo da evitare guasti». Manutenzione straordinaria anche per motori e parti meccaniche, e pure l'aspetto delle carrozze sarà più gradevole: via il vecchio arancione della livrea, il nuovo colore sarà un grigio con strisce giallo-blu. Altra novità programmata per il 2005: i pendolari potranno passare da un vagone diesel all'altro senza scendere dal treno (cosa che finora era impossibile) dal momento che verranno collocati i cosiddetti «intercomunicanti», ovvero pedane di collegamento, già in dotazione alle Ferrovie statali. Intanto anche la stazione di Rivarolo si prepara a una nuova ristrutturazione, dopo quella più radicale completata pochi anni fa: Gtt spenderà circa un milione di euro per ristrutturare sale di attesa, uffici ed officine. E entro la fine dell'anno, come annunciato alcuni mesi fa, sia alla «Canavesana» che alla Torino-Ceres verranno introdotti treni nuovi di zecca. In tutto una decina, da ripartire tra le due tratte. Si tratta di modelli del tutto simili ai Minutetto delle Ferrovie statali, ma denominati «treni trasporto regionali». «Si tratta di carrozze dotate di ogni tipo di comfort», precisano alla Gtt. Qualche esempio: durante il viaggio si potrà ricaricare la batteria del cellulare, oppure collegare il proprio computer portatile a una presa elettrica, oltre che ricevere informazioni dal macchinista attraverso un sistema audio. Con un occhio di attenzione ai disabili, grazie a un pianale ribassato (dunque senza scalini) e posti a sedere ad hoc.

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