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Data di pubblicazione:18/01/2005
Fonte:La Padania
Titolo dell’articolo:Sciopero ferrovie, è guerra di cifre. Ma sono in arrivo nuove agitazioni
Testo dell’articolo:ROMA - Un’adesione trasversale, consistente, che non ha paralizzato la circolazione ferroviaria ma ha fatto viaggiare i treni a singhiozzo. Disagi per viaggiatori e pendolari, anche se le fasce protette e i programma dei treni a lunga percorrenza sono stati rispettati anzi, hanno viaggiato 11 treni in più del previsto. Lo sciopero nazionale di 24 ore proclamato dai ferrovieri sull’onda del disastro di Crevalcore, senza l’adesione dei sindacati, ha contato su adesioni dal 35% all’80-90% secondo i promotori, ferme all’8,7% in serata (dato medio del gruppo), per le Ferrovie, dal 14% della mattinata). Ma al di là della solita guerra di cifre, i disagi nelle stazioni e soprattutto lungo le dorsali del Centro-Nord non sono mancati. In Emilia adesioni boom, secondo lo Sma: 85% sui convogli a lunga percorrenza e 98% sul trasporto regionale e il 70% dei dipendenti ha comunicato per lettera la propria adesione, per aggirare l’effetto-precettazione. Negli uffici e nella manutenzione adesioni non oltre il 30%, dice il Sult, mentre per macchinisti e personale viaggiante le adesioni vanno dal 35% al Sud fino al 80-90% del Nord. A sostenere la protesta dei rappresentanti di base e di quelli della sicurezza, Sult, Sincobas e Fltu, mentre gli altri sindacati di categoria non hanno aderito lasciando agli iscritti libertà di coscienza.
L’emozione per il disastro ferroviario di Crevalcore ha mosso un’adesione trasversale, coinvolgendo nell’astensione anche iscritti ai sindacati non coinvolti. E quest’ultimi si preparano già un altro sciopero, sempre per la sicurezza, che cadrà ai primi di febbraio con tutta probabilità. Le fasce protette per i pendolari (dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 21) sono state rispettate così come il programma dei treni a lunga percorrenza messo a punto da Trenitalia che è riuscita a far viaggiare 11 treni in più rispetto al programma. Emilia, Lombardia e Toscana le regioni dove i disagi sono stati maggiori. Per una volta non hanno protestato neppure i consumatori: anzi Intesaconsumatori ha appoggiato lo sciopero definendolo «sacrosanto perchè tratta un tema che coinvolge l’intera collettività: la sicurezza dei treni e del trasporto ferroviario che, allo stato attuale, fa nascere molti dubbi».

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