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Data di pubblicazione:21/01/2005
Fonte:La Stampa edizione di Cuneo
Titolo dell’articolo:Annuncio di Casoni in Regione: «Nuovi treni minuetto anche per la Alba-Bra»
Testo dell’articolo:ALBA - Migliori collegamenti ferroviari: sono stati promessi ieri in Regione in un incontro con il vicepresidente e assessore ai Trasporti William Casoni, il presidente regionale di Trenitalia Silvano Roggero, il sindaco Giuseppe Rossetto di Alba, gli assessori ai Trasporti albese Paolo Malcotti e braidese Roberto Russo, rappresentanti dei pendolari. Ha detto Rossetto: «Il nostro intervento era politico, di stimolo alla soluzione dei problemi che - ci temiamo a precisare - interessano non solo un gruppo di pendolari, ma tutto il territorio».
L’assessore Casoni: «È stato un incontro positivo. Si è deciso di affrontare con le amministrazioni e i comitati pendolari le migliorie che si possono apportare sui futuri orari. Ad esempio, se non è possibile istituire subito un collegamento diretto da Alba a Cuneo, sarà utile arrivare a cambiare una sola volta il treno anziché due come avviene attualmente, a Fossano e a Cavallermaggiore. Nel 2005 entreranno in funzione nuovi treni minuetto diesel anche sulla linea che interessa Alba e Bra. Per quanto riguarda i problemi di velocità sulla linea, sono legati ai lavori in corso. La Regione si impegnerà con Trenitalia a fare tutto il possibile». E’ stato reso noto che alcune migliorie sono già avvenute, come l’introduzione di una fermata a Neive del treno Torino-Bra-Alba-Asti. Per l’eventuale elettrificazione della Alba-Bra, invece, i tempi si profilano lunghi. Ad Alba si sente l’esigenza di collegamenti diretti con Torino, Cuneo e Asti. Anche gli assessori Malcotti e Russo considerano positivo il confronto con Regione e Trenitalia. In un’altra riunione svoltasi ieri all’Ares Piemonte (Agenzia regionale che gestisce le strade ex statali) si è parlato della variante all’abitato di Cherasco. Il vicepresidente del Consiglio regionale Francesco Toselli: «La spesa per la variante di Cherasco ammonta a 6.800.000 euro. L’intento comune è di addivenire alla firma di un protocollo d’intesa tra Regione, Provincia e Comune. La Regione dovrebbe finanziare 3.000.000 di euro, la Provincia 2.500.000 e il Comune 1.300.000».

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