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Data di pubblicazione:23/01/2005
Fonte:La Stampa edizione di Alessandria
Titolo dell’articolo:Treni: tutto come prima. «Soliti ritardi, inutili i berretti gialli»
Testo dell’articolo:NOVI LIGURE - Negli anni scorsi, l’«effetto assemblea pendolari» produceva benefìci per gli utenti novesi e i treni viaggiavano in orario per almeno due settimane. Stavolta, invece, il «miracolo» è durato soltanto un paio di giorni, poi sono ricomparsi ritardi variabili fra i 15 ed i 40 minuti, in particolare sulle linee per Genova e Milano. E non riesce a decollare la protesta del biglietto mostrato con un ritardo pari a quello del treno. «Questo perché - dice il presidente dell’Apn, Riccardo Leardi - il personale viaggiante evita i doppi controlli». Lo conferma Roberto Scorza, che viaggia verso Genova: «L’altro giorno il treno 11207 delle 6,50 a Novi è arrivato con 10 minuti di ritardo. Al controllore ho spiegato che avrei fatto lo sciopero del biglietto: non ha insistitoe non è ripassato trascorsi i 10 minuti». Scetticismo anche sul ricorso ai «berretti gialli». Per Nino Vignolo, «venerdì 21 gennaio il Novi-Milano delle 6,25 è partito in orario con il locomotore vecchio di 40 anni in coda. Risultato: dopo esserci trascinati oltre la stazione di Tortona a una velocità podistica, il personale delle Ferrovie ha intelligentemente deciso di arrestare il treno a Voghera e far spostare i passeggeri sul Sestri Levante-Milano in ritardo di circa 15’. Arrivo a Milano Centrale con circa 30’ di ritardo. Non sarebbe meglio impiegare più personale nella manutenzione invece di assumere i “berretti gialli”»? Anche lo sconto sugli abbonamenti commisurato ai ritardi, iniziativa che la Regione intende adottare a partire da febbraio, ha suscitato «freddezza» tra i pendolari della provincia. «Lo sconto sarà un’elemosina - sostiene Leardi -. Comunque saremmo tagliati fuori e non ci converrebbe. Riguarderà la tariffa regionale e noi novesi abbiamo più convenienza ad utilizzare la tariffa nazionale, più bassa. Sono i paradossi delle Ferrovie. Ci farebbe comodo soltanto in caso di uno sconto del 30-40%, inimmaginabile poiché Trenitalia sbandiera percentuali di puntualità del 90%». Perplessità anche per Oreste Rossi, neo presidente del Consiglio regionale del Piemonte: «Fra i pendolari piemontesi ve ne sono molti in provincia che non hanno un abbonamento regionale, bensì interregionale e annuale e non dovranno in alcun modo essere penalizzati».

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