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Data di pubblicazione:26/01/2005
Fonte:La Stampa edizione di Biella
Titolo dell’articolo:I pendolari commentano il summit in Provincia e si mettono all’opera per modificare gli orari
Testo dell’articolo:BIELLA - «Non ci aspettavamo soluzioni immediate. Alcuni impegni sono stati presi: ora vediamo se verranno mantenuti». I pendolari biellesi sono ormai educati allo scetticismo, dopo anni di battaglie e di odissee ferroviarie. Così sospendono il giudizio, sul summit dell’altro giorno con Regione, Rfi, Trenitalia e Provincia. Per il loro Comitato, appena ricostituito, l’incontro «ha segnato un importante passo avanti», perché finalmente (grazie anche alla Provincia) i viaggiatori hanno potuto dire la loro: «Tutte le inefficienze segnalate sul nostro documento collettivo sono state ammesse sia da Trenitalia che da Rfi - dice una nota -. Naturalmente, nessuno è stato in grado di dire: “Provvederemo affinché gli inconvenienti non si ripetano”, visto che Rfi e Trenitalia sapevano perfettamente di non poterlo fare, e comunque non a breve». Da Torino hanno risposto picche anche sull’elettrificazione: «Le Ferrovie non hanno soldi, o meglio ne hanno pochi, e distinguono praticamente quello che è utile da quello che è indispensabile. Purtroppo, la Novara-Biella-Santhià fa parte della prima categoria. Rfi ha liquidato la questione in modo secco e lapidario: l’elettrificazione potrebbe essere utile, ma mancano i fondi». Qualche impegno, però, è stato strappato, e i viaggiatori non lo sottovalutano: i Minuetto, che solo l’altro giorno erano attesi in estate, miracolosamente arriveranno a febbraio. «Mirabolanti promesse elettorali dell'assessore Casoni?», si chiedono i pendolari. E commentano: «Possiamo ritenerci fortunati: arriveremo sempre in ritardo, ma almeno avremo il treno nuovo». Che le promesse siano sincere, comunque, lo si scoprirà in fretta, perché febbraio è alle porte. Importanti anche i 10 milioni di euro per velocizzare la linea, che William Casoni s’è impegnato a strappare a Rfi per automatizzare gli scambi e per introdurre il sistema «Scmt»: «Questo dispositivo - ammette il Comitato - permetterebbe di portare anche a Biella l’alta velocità, nel senso che consentirebbe ai nuovi Minuetto di viaggiare a 130 chilometri orari, invece degli attuali 90. Tutto sommato, un piccolo risparmio di tempo, che ci permetterebbe di centrare qualche coincidenza in più. Per i convogli attuali, il destino che noi pendolari ci auguriamo è che vadano in pensione, ma temiamo, a ragion veduta, che li vedremo ancora percorrere le strade ferrate biellesi alla velocità di sempre». La cosa più urgente, però, ora che il Comitato è ufficialmente riconosciuto, è il lavoro sul campo, per tentare di limitare i danni: «Dobbiamo assolutamente trovarci per discutere come si possano migliorare gli orari dei pendolari che quotidianamente percorrono la tratta Biella-Santhià-Torino e viceversa». Per questo il Comitato invita tutti i viaggiatori a contattarlo, «per lavorare insieme alle proposte di programmazione dei nuovi orari».

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