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Data di pubblicazione:29/01/2005
Fonte:La Stampa edizione di Aosta
Titolo dell’articolo:Ieri mattina il treno Aosta-Torino si è fermato in aperta campagna. I pendolari esasperati chiedono una soluzione
Testo dell’articolo:AOSTA - L’esasperazione dei pendolari della linea ferroviaria Aosta-Torino è arrivata al culmine. Ieri, il solito ritardo del treno delle 6,25, è stato aggravato dall’accoglienza in vagoni freddi, bui e sporchi anche negli arredi. L’improvviso «fermo» in aperta campagna, a pochi minuti dalla partenza da Aosta, ha provocato un’immediata reazione. Un gruppo di viaggiatori ha telefonato alla redazione de La Stampa per denunciare «una situazione ingestibile, allo sbando, in una tratta ferroviaria dove circolano carrozze da Terzo mondo. Siamo di nuovo fermi e nessuno ci informa quando ripartiremo. Basta con le solite scuse di Trenitalia - sbottano -. Chiediamo un trasporto efficiente. E la Regione sta a guardare». Alla protesta dei passeggeri fa eco Elio Riccarand, capogruppo dell’Arcobaleno in Consiglio regionale. In un comunicato descrive «l’inutile attesa, con temperature sotto zero» del treno delle 8,21, per Aosta, di alcuni passeggeri alla stazione di Sarre. E, di nuovo, senza alcuna informazione. «Hanno dovuto - scrive - chiedere un passaggio». E ancora: «Sono episodi di ordinario disservizio su una linea che deve essere potenziata per ricoprire un ruolo di primaria importanza per residenti e turisti». L’assessore regionale ai Trasporti, Luciano Caveri, condivide le critiche per i disagi «ma - dice - con Trenitalia non possiamo passare il tempo a fare guardia e ladri, specie nel momento in cui collaboriamo per migliorare il futuro».
Ricorda il milione di euro erogato a Trenitalia, nel biennio 2004/2005, «a garanzia di varie prestazioni» e ripuntualizza la richiesta di spiegazioni all’Azienda. «Non escludiamo sanzioni - dice -. Deciderà il Comitato paritetico». Il piano regionale per il rilancio della tratta si fonda su due obiettivi: la sostituzione del materiale rotabile con i treni ultramoderni «Minuetto» e la revisione delle caratteristiche strutturali della linea con l’abolizione di 11 passaggi a livello da Aosta a Pont-St-Martin. «Sono scelte idonee a velocizzare questa linea», dice l’assessore.

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