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Data di pubblicazione:02/02/2005
Fonte:Il Giornale del Piemonte
Titolo dell’articolo:I pendolari «stazionano» in Regione. Protesta sotto palazzo Lascaris. Ricevuta dai consiglieri una delegazione di passeggeri
Testo dell’articolo:Ancora una volta la protesta dei pendolari è arrivata sui banchi della Regione. I rappresentanti dei viaggiatori abituali hanno denunciato una mancanza di sicurezza per il sovraffollamento delle carrozze e continui ritardi. E hanno chiesto con forza una soluzione delle esigenze dei diversi territori e la sospensione delle multe, già erogate ieri, a seguito dello sciopero dell’abbonamento. Una delegazione di pendolari delle linee ferroviarie Torino-Milano e della Bassa e Alta Valle di Susa, ha illustrato ai consiglieri regionali i problemi della categoria. I pendolari hanno anche chiesto di convocare con urgenza, entro febbraio, un tavolo tecnico per discutere dei problemi più gravi riscontrati lungo le linee ferroviarie piemontesi. Una prima risposta è già arrivata con la prima convocazione, martedì prossimo alle ore 11, nella sala consiliare della Provincia di Novara, della «cabina di regia» sulle problematiche del trasporto pubblico sui treni istituita dall’assessore regionale ai Trasporti, William Casoni. Il vicepresidente della giunta ha inoltre ricordato «l’introduzione del bonus per usufruire gratuitamente dei treni Intercity e il conseguente aumento dei posti disponibili, con l’arrivo di 40 nuovi treni già da quest’anno». E ha assicurato che a febbraio verrà certamente convocato il tavolo tecnico «per quadrante» per illustrare e cercare di risolvere le problematiche di ciascun territorio. Trenitalia Piemonte ha annunciato gli investimenti che le Ferrovie si apprestano ad affrontare tra il 2005 e il 2006: 120 milioni di euro verranno destinati all’incremento dei Minuetto, saranno introdotte 25 vetture nuove a doppio piano, nuovi punti informazione e maggiori servizi di pulizia delle carrozze. Sul versante della manutenzione, si procederà al rinnovo di gran parte del materiale rotabile. Tutti i consiglieri regionali si sono espressi in favore della protesta dei pendolari. La rivista «Altroconsumo», nel ricordare che per il 2010 è prevista l’apertura della concorrenza al servizio ferroviario passeggeri, ha chiesto di anticipare le gare d’appalto e ha diffuso l’elenco delle «linee peggiori d’Italia», almeno nel gradimento dei passeggeri. Da questi dati risulta che la tratta Torino-Milano oscilla tra il 96 e il 92 per cento di insoddisfazione. Il presidente di Palazzo Lascaris, Oreste Rossi, ha sottolineato che «la situazione del sistema ferroviario piemontese è diventata, soprattutto su certe linee, drammatica: ritardi sempre più frequenti, brusco e incomprensibile aumento dei tempi di percorrenza, orari non più rispondenti alle esigenze di lavoratori, che non riescono più a giustificare i continui ritardi con i propri datori di lavoro, treni obsoleti su cui il servizio è decisamente scarso». E ha ricordato che si tratta, per la maggior parte, «di persone che lavorano e che oltre a sopportare i disagi legati al trasferimento, ogni mattina si trovano ad affrontare una vera e propria odissea». Ha annunciato che verrà a breve istituita la figura del «Pulitore a bordo», che viaggerà lungo tutto il percorso del treno, mentre sui 40 nuovi Minuetto che stanno entrando in servizio nella rete regionale sono già presenti le telecamere, che consentiranno di reprimere episodi di delinquenza e vandalismo. Il capogruppo di Alleanza nazionale, Marco Botta, ha chiesto nuovamente a Rfi e Trenitalia «maggior impegno» per il trasporto regionale. Alla base della richiesta ci sono soprattutto i principali problemi infrastrutturali che riguardano il sistema ferroviario regionale. In particolare Botta ha sollecitato Rfi e Trenitalia a porre particolare attenzione alla risoluzione dei problemi che da tempo lamentano i viaggiatori, soprattutto i pendolari. E ha evidenziato che «i passeggeri possono talvolta tollerare i ritardi dei treni, ma sono esasperati dalla carenza di informazioni. Nelle stazioni gli annunci per altoparlante sono assolutamente carenti e intempestivi: e questo avviene non soltanto nelle stazioni in cui non c’è personale (che sono la maggioranza nei piccoli centri), ma anche nelle stazioni più grandi».

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