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Data di pubblicazione:06/02/2005
Fonte:La Stampa edizione di Torino
Titolo dell’articolo:«Trenitalia riveda il Memorario», lo chiedono i Comuni della Cintura Sud
Testo dell’articolo:Un coordinamento di comuni che porti avanti le istanze sulla mobilità della zona sud, un unico soggetto politico che attraverso la formula omnibus del «fare sistema» riesca a portare a casa dei risultati nell'immediato, nel medio e nel lungo periodo. Moncalieri, Trofarello, Villastellone, Santena, Chieri e La Loggia ieri, a margine di una riunione con Gtt, Agenzia metropolitana e Provincia, hanno scelto la via della coesione. Il 15 febbraio prossimo, in un incontro a Torino, chiederanno congiuntamente a Trenitalia di rimettere mano al memorario dei passaggi ferroviari entrato in vigore a dicembre 2004 «che - dice l'assessore ai Trasporti di Moncalieri Franco Ghione - se da un lato ha privilegiato la funzionalità di tratte a medio-lunga percorrenza, dall'altro ha avuto conseguenze visibili sul traffico delle nostre stazioni e sulla loro operatività». Lo sa bene il sindaco di Trofarello Maurizio Tomeo che ha una stazione con alcuni binari con problemi di stabilità della massicciata (e con relativo sottoutilizzo) che si è vista, tra l'altro, depennare 20 fermate al giorno della tratta Torino-Savona. Oggi, anche alla luce dei futuri investimenti sul Movicentro e del crescente attivismo dei pendolari su più fronti di protesta con petizioni e richieste di intervento, rilancia: «Se non ristabiliscono lo status quo antecedente all'entrata in vigore dei nuovi orari, farò un consiglio comunale sui binari della ferrovia». Anche a Moncalieri che si è vista riconoscere cinque fermate aggiuntive, il nuovo memorario non strappa applausi, «non sono state stabilite in orari in cui il traffico passeggeri è congestionato. Quindi pochi effetti sui tasti caldi del problema». In realtà i toni dell'iniziativa sono tutt'altro che polemici. «Di fronte a un bivio sul futuro della mobilità - dice il sindaco Lorenzo Bonardi - fare sistema è l'unica via democratica per fare pressione sulle istituzioni affinché la zona sud non rimanga lontana dagli investimenti che vuole realizzare e dal raggiungimento di obiettivi fondamentali quali offrire alla cittadinanza servizi completi e sempre migliori». Semplificando: le istanze dei singoli comuni finora non hanno prodotto risultati apprezzabili se non polemiche e polveroni. Da qui il coordinamento che, subito dopo le emergenze, guarda anche al futuro sia nella struttura: «Pensiamo di allargare le competenze del patto territoriale anche alla mobilità in modo da coinvolgere tutti i 27 comuni» sia nei progetti sia in prospettiva. «La zona nord di Torino e la Ovest - dice Ghione - beneficeranno direttamente o indirettamente della linea ad alta velocità e della metro. Moncalierese, chierese e carmagnolese hanno bisogno di investimenti che attraggano a loro volta investitori. Un equazione il cui risultato è imprescindibile dal futuro della mobilità». Il passante ferroviario Chieri-Settimo, la tangenziale est e il recupero di stazioni esistenti (a Moncalieri l'assessore Elena Fissore ha appena presentato un progetto con richiesta di finanziamento) saranno i banchi di prova del neonato coordinamento.

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