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Data di pubblicazione:10/02/2005
Fonte:La Padania
Titolo dell’articolo:Ferrovia Cuneo-Fossano: via al raddoppio
Testo dell’articolo:«Nella prossima primavera si svolgeranno le gare d’appalto per la realizzazione del raddoppio ferroviario della linea Cuneo-Fossano: in estate potranno pertanto già partire i lavori»: lo dichiara Claudio Dutto, capogruppo della Lega Nord in Consiglio regionale.
«I tempi previsti da Rfi, Rete Ferroviaria Italiana, che ipotizza il termine dell’opera soltanto nel 2011 - prosegue Dutto - sono esagerati se rapportati alla reale entità dei lavori: nel tracciato non sono previsti lunghi viadotti né gallerie, pertanto i tempi devono essere ristretti. Eventualmente si può pensare a realizzare contemporaneamente i lavori sia sulla tratta 1, Madonna dell’Olmo-Centallo, che sulla tratta 2, Centallo-Fossano».
«Mi attiverò comunque - annuncia il consigliere della Lega Nord - sia presso l’assessorato regionale ai Trasporti che presso Rfi per la più rapida esecuzione dei lavori, tenuto conto che il progetto è già stato redatto e le necessarie risorse finanziarie sono state stanziate poiché il raddoppio è inserito tra le opere prioritarie del governo. A questo punto, i cuneesi non sono più disponibili ad attendere oltre».
«Questa tratta - spiega il consigliere della Lega Nord che, per primo, propose il raddoppio della tratta nel 1995, quando fu eletto per la prima volta sia in Consiglio comunale a Cuneo che in Consiglio regionale - è ancora, incredibilmente, a binario unico, così come venne costruita nel 1856. È questa una linea particolarmente intasata, se si pensa che ogni giorno vi transitano circa 50 treni passeggeri, ai quali si aggiungono i treni merci e quelli di servizio. Il raddoppio è dunque una priorità assoluta, anche perché, in questo stato di cose, non sarebbe pensabile né convogliare su rotaia parte del traffico su strada, e neppure potenziare la Cuneo-Nizza».
«Oggi finalmente - prosegue il consigliere della Lega Nord - grazie alla Regione Piemonte siamo molto vicini a vedere la realizzazione di quest’opera. Bisogna dare atto che mai come oggi sono mai stati realizzati così tanti investimenti sulle infrastrutture piemontesi. Purtroppo, però, paghiamo anni di inerzia dei passati governi nazionali: per molti anni, sulle ferrovie italiane non si sono fatti investimenti e, quando si sono fatti, si è trattato di investimenti sbagliati. Mi riferisco, ad esempio, alla ferrovia ad Alta Velocità Roma-Napoli, i cui lavori sono terminati in questi giorni e attualmente è in fase di collaudo, su cui i treni potranno raggiungere una velocità di 300 chilometri orari. Il risultato è che oggi la tratta Roma-Napoli può contare su ben sei binari: oltre alla linea normale a doppio binario, esiste infatti già una direttissima, sempre a doppio binario, percorribile a 200 chilometri all’ora, cui si aggiunge ora la nuova linea ad Alta Velocità. Altre tratte, invece, come la Bologna-Verona, la Genova-Ventimiglia e la Torino-Cuneo appunto sono ancora incredibilmente a binario unico: su quest’ultima, in particolare, il numero di treni che transitano ogni giorno sia praticamente lo stesso di altre linee in apparenza molto più importanti».
«Con i miliardi spesi per la costruzione del quinto e sesto binario sulla Roma-Napoli- conclude Dutto - si sarebbe potuto realizzare il secondo binario su molti dei 9000 chilometri di ferrovie che in Italia sono ancora a binario unico, a beneficio del traffico e soprattutto della sicurezza ferroviaria».

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