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Data di pubblicazione:16/02/2005
Fonte:La Stampa edizione di Torino
Titolo dell’articolo:Chieri-Torino: i pendolari bocciano i nuovi orari dei treni
Testo dell’articolo:San Valentino patrono dei pendolari chieresi. Chissà forse hanno pensato che affidarsi a questo santo gentile possa portare un po’ di fortuna anche a loro. E così il comitato dei viaggiatori arrabbiati ha scelto lunedì sera per presentare in Sala Conceria i risultati del questionario distribuito tra le centinaia di pendolari che da Chieri raggiungono Torino ogni giorno. Alla domanda «Sei soddisfatto dei nuovi orari?» l’81% di loro non ha avuto dubbi e ha risposto «no». «Ma la maggior parte degli oltre 200 questionari raccolti sono un romanzo - spiega Roberto Palma, ex assessore e coordinatore del comitato chierese che ha voluto l’indagine -. A margine delle richieste prestampate ciascuno ha aggiunto particolari della piccola odissea quotidiana che vive tra carrozze sporche, riscaldamento a singhiozzo, vecchi treni diesel, ritardi mai annunciati, attese al freddo». Le corse bocciate dai viaggiatori, nell’84% dei casi abbonati, sono quelle del mattino: 7,06; 7,32; 8,10; ma ha preso pessimi voti anche la corsa serale delle 18,29 da Torino Porta Susa per Chieri, mai in orario giurano i pendolari. Solo il 16% dei viaggiatori ha detto di essere soddisfatto. «Tutti gli altri vogliono tornare al vecchio orario del 2003 - precisa Palma - anche se Trenitalia per quest’anno ha detto che non è possibile». E il 16% dei viaggiatori scontenti ha confessato di essersi stufato e di utilizzare altri mezzi: bus o auto privata. La protesta, però, è uscita dai confini chieresi. Ieri pomeriggio in un incontro in Regione con l’assessore ai trasporti William Casoni, Trenitalia e l’ Agenzia per la Mobilità Metropolitana c’erano il coorinamento dei Comuni di Torino Sud, Chieri, Moncalieri, Trofarello, ma anche i comitati di tutta la Provincia. Quello di Chieri, il comitato pendolari brandizzesi, della alta Val di Susa, della Torino-Ceres, della Torino-Pinerolo, della Chivasso-Aosta in un clima da resa dei conti. Tutti con le stesse richieste: modificare le partenze, tornare possibilmente al vecchio orario. «L’ Agenzia per la Mobilità Metropolitana sta cominciando a svolgere la sua funzione di coordinamento - commenta Piero Giovannone, assessore di Chieri -. Per quanto riguarda la linea Chieri-Torino chiediamo la modifica di alcuni orari e la prosecuzione di tutti i treni provenienti da Chieri fino a Torino Lingotto. Ma il nostro obiettivo nel futuro è il treno metropolitano, cioè un collegamento ogni 30 minuti». Se ne parlerà venerdì 18, ore 21, in Sala Conceria a Chieri nella conferenza sui trasporti nell’area Sud-est di Torino. Le corse in partenza al mattino da Chieri hanno tutte qualche magagna secondo gli utenti: 7,06 attende 12 minuti a Trofarello e in pratica si svuota perchè i passeggeri cercano una coincidenza che parta prima; il treno delle 7,32 si ferma a Torino-Lingotto e per arrivare a Porta Susa o Porta Nuova bisogna aspettare le coincidenze; quello delle 8,10 fa una breve sosta a Moncalieri che, però, mette a rischio l’ingresso alle 9 per i lavoratori della Fiat. Ne sa qualcosa Roberto Palma: «Questo mese sono arrivato quattro volte alle 9 e qualche minuto con il risultato di perdere ogni volta mezz’ora». Ci sono universitari come Fabio Rossato, studente del Politecnico, che adesso sta pensando di organizzarsi con altri amici per viaggiare in auto: «Il treno delle 7,32 con il vecchio orario partiva dopo, alle 7,44, ma arrivava alla stazione di Torino Porta Nuova prima perchè era diretto» dice. Trenitalia spiega che i lavori del Passante Ferroviario creano un sovraccarico delle linee che attraversano Torino e impongono limiti di flusso. L’entrata in funzione del nuovo Apparato centrale di controllo elettronico al Lingotto dovrebbe liberare alcuni binari, ma l’inaugurazione è prevista per fine aprile.

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