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Data di pubblicazione:06/03/2005
Fonte:Il Giornale del Piemonte
Titolo dell’articolo:Il giallo della porta su un treno di 60 anni: perché si è aperta non reggendo all’urto del ragazzino spintonato dagli amici?
Testo dell’articolo:Sarà la magistratura a chiarire le cause e le eventuali responsabilità del drammatico incidente avvenuto venerdì pomeriggio sulla linea ferroviaria Torino - Ceres. Il treno è stato posto sotto sequestro e ora si trova nel deposito di Gtt a Ciriè in attesa di essere verificato da alcuni esperti. Il nodo ancora da sciogliere resta il perché la porta a libro del primo vagone, sul quale viaggiava Stefano insieme ad alcuni suoi compagni di scuola, si sia aperta all’improvviso, senza che nessuno attivasse il comando di apertura e senza che sia stato, per ora, registrato un guasto al sistema d’apertura porta. Secondo la ricostruzione fatta dai carabinieri, i ragazzi stavano giocando e Stefano è stato spinto contro la porta, che non avrebbe retto alla sollecitazione e si sarebbe spalancata. Appare comunque strano, e anche preoccupante, che la porta a libro non abbia retto di fronte a una forza d’urto pari a quella di un gioco tra ragazzi. «Lo stesso controllore - dicono da Gtt - in altre occasioni li aveva ripresi perché facevano confusione e avevano un comportamento che solitamente non si tiene sul treno. Ci sono tanto di cartelli che dicono di non appoggiarsi alle porte. Stiamo offrendo la massima collaborazione alla magistratura. Ci auguriamo che venga fatta chiarezza al più presto, anche nel nostro interesse, non solo per quello della famiglia del ragazzo».
Il convoglio non è un mezzo di ultima generazione. Anzi. Ha un’età di circa 60 anni, per i primi quaranta è stato usato dalle ferrovie belghe che poi l’hanno ceduto a Gtt: il gruppo, dopo la revisione, li ha messi in circolazione sulla Torino - Ceres. «I treni vengono sottoposti regolarmente a controlli - spiegano dalla società di trasporti -. L’ultima revisione risale allo scorso 17 febbraio e non sono emerse anomalie». Per Gtt, quindi, tutto in regola. Parallelamente all’inchiesta della magistratura ne corre una seconda interna allo stesso gruppo di trasporti. Domani verrà nominata la commissione d’inchiesta, che sarà così composta: un rappresentante di Gtt, solitamente il direttore d’esercizio, un funzionario dell’Ustif, ente del ministero dei trasporti senza il cui nulla osta non si possono far circolare i treni, e un ingegnere della Regione Piemonte, proprietaria della linea.

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