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Data di pubblicazione:10/03/2005
Fonte:La Stampa edizione di Alessandria
Titolo dell’articolo:Novi Liigure, ai pendolari due euro: «Una beffa il bonus Fs sui ritardi»
Testo dell’articolo:Due euro e 29 centesimi. È il risarcimento che il presidente dell’Associazione pendolari novesi, Riccardo Leardi, e altri che come lui viaggiano in treno da Novi a Genova hanno ottenuto dalla Regione per i ritardi accumulati dalle Ferrovie a febbraio. È il bonus che vale come sconto sull’abbonamento introdotto anche in Piemonte dopo l’accordo con Trenitalia, adottato in precedenza in altre regioni italiane. «Giudico offensivo questo risarcimento - commenta Leardi -: si tratta di elemosina della quale non abbiamo bisogno. Il mio è uno sfogo personale ma sono portavoce di uno stato d’animo comune ad altri pendolari con i quali ho parlato. A febbraio abbiamo sopportato ritardi in media di 20 minuti e quanto valgono secondo Trenitalia? Dieci centesimi al giorno». Il prossimo mese molti pendolari, per protesta, rinunceranno al «bonus». «Io sarò fra quelli - continua Leardi -, perché non voglio essere “preso per i fondelli”. L’unica cosa che potrei accettare da Trenitalia è un congruo risarcimento danni». Ma anche la Regione è sul banco degli imputati. «L’assessore Casoni - sottolinea Leardi - aveva prima fissato e poi rinviato una riunione a Torino per analizzare le bozze del nuovo orario. Perché non è più stata convocata?». L’Apn chiede in particolare l’anticipo del treno in partenza da Novi alle 7,06 con arrivo a Genova alle 7,58 per il quale molti viaggiatori rischiano ogni giorno di arrivare in ritardo al lavoro.
Alle critiche sul bonus si affiancano poi quelle per un servizio sempre più carente. «I ritardi e le soppressioni sono ormai all’ordine del giorno - conclude Leardi -. Senza dimenticare la mancanza di informazioni, che non è imputabile alla carenza di risorse ma all’incapacità o alla cattiva volontà dei dipendenti delle Ferrovie. Ciò a volte mette a rischio anche l’incolumità delle persone: io stesso ho visto un donna scendere da un treno in corsa per salire su un altro convoglio che era stato annunciato con colpevole ritardo».

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