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Data di pubblicazione:24/03/2005
Fonte:Altroconsumo
Titolo dell’articolo:Pendolari Ferrovie, il 94% insoddisfatti del servizio
Testo dell’articolo:A causa dei ritardi buste paga più leggere di 350 euro in media

Le ferrovie in Italia stanno perdendo l’ultimo treno. Il 94% dei pendolari intervistati è insoddisfatto del servizio ferroviario. Problemi principali: puntualità, pulizia, affollamento e informazione. Ma oltre ai disagi si registrano danni economici per il ritardo sul posto di lavoro: tra permessi e giorni di ferie chiesti per tamponare l’ingresso ritardato in ufficio si conta in media un totale di 350 euro in meno sulle buste paga di un anno.

Questa la fotografia scattata con l’inchiesta di Altroconsumo, associazione indipendente di consumatori, attraverso il proprio sito www.ultimotreno.com su 30 tratte ferroviarie in tutta Italia. Tra queste, la Roma-Velletri e la Genova-La Spezia sono state giudicate le peggiori, con un 100% di insoddisfatti; anche sulle restanti 28 tratte il giudizio non è lusinghiero, dalla Novara-Milano e Milano-Varese (99% di insoddisfatti) sino a quella in fondo alla classifica dello scontento, comunque con uno sconfortante 86% di insoddisfatti.

La versione integrale dell’indagine sarà pubblicata sul numero di aprile della rivista omonima che l’associazione invia ai propri soci e i dati saranno resi disponibili sul sito di Altroconsumo dedicato al mondo dell’utenza delle ferrovie www.ultimotreno.com.

Nel periodo tra novembre 2004 e febbraio 2005, su oltre 3200 viaggiatori, il coro è stato quasi unanime sulla bocciatura della qualità del servizio ferroviario offerto. Le ragioni? Il 92% a causa della scarsa puntualità, l’89% per la carenza di pulizia nei vagoni, l’86% per il grado di affollamento nelle carrozze. Tra i più frequenti disagi subiti dai viaggiatori emergono il dover utilizzare un mezzo di trasporto diverso, quale l’auto (62%), la contestazione del datore del lavoro (19%), il dover utilizzare permessi retributi o ferie (57%) o la riduzione dello stipendio per utilizzo permessi non retribuiti (28%). Grazie alle testimonianze dei viaggiatori Altroconsumo denuncia un danno economico ai lavoratori a causa dei ritardi dei treni pari a 350 euro di media all’anno.

Le conclusioni dell’inchiesta: chi viaggia in treno in Italia ha meno diritti di chi viaggia in aereo, dove, grazie al recente regolamento europeo in caso di overbooking, ritardi o cancellazione dei voli, è prevista una serie di risarcimenti per il disagio subito. Al contrario, per gli utenti del servizio ferroviario più assidui, i pendolari, non esistono forme di indennizzo o risarcimento per il danno subito. Qualche passo è stato fatto solo dalla Regione Lombardia, che ha previsto dei bonus di rimborsi ai pendolari con abbonamento mensile o annuale, però non rapportati all’effettivo danno subito.


Altroconsumo ha scritto a Trenitalia chiedendo di chiudere non solo simbolicamente con il passato iniziando ad adottare misure semplici e concrete per alleggerire il disagio dei viaggiatori. Queste le proposte dell’associazione:
  • estendere il bonus di indennizzo a tutte le Regioni italiane e a tutte le tipologie di abbonamento al servizio;
  • modificare il proprio regolamento di servizio e permettere anche ai possessori di abbonamento di richiedere il risarcimento dei danni in caso di ritardo (ad oggi di fatto inesistente);
  • in caso di emergenze ai pendolari abbonati dare la facoltà di poter accedere sui treni Intercity ed Eurostar senza supplemento di prezzo.


Altroconsumo ha scritto anche al ministero dei Trasporti chiedendo che sia avviato al più presto un piano nazionale di ristrutturazione del servizio ferroviario regionale affinché, anche nelle tratte più utilizzate dai pendolari, il sistema possa divenire finalmente efficiente e competitivo

Periodo: novembre 2004-febbraio 2005
% di insoddisfatti
Roma-Velletri 100%
Genova-La Spezia 100%
Novara-Milano 99%
Milano-Varese 99%
Milano-Domodossola 98%
Milano-Mortara 98%
Torino-Cuneo 98%
Milano-Piacenza 97%
Firenze-Pisa-Livorno 96%
Roma-Frosinone 96%
Milano-Pavia 96%
Venezia-Padova 96%
Genova-Ventimiglia 96%
Milano-Treviglio-Bergamo 96%
Milano-Asso 95%
Milano-Lecco 95%
Roma-Orte 94%
Milano-Brescia 94%
Milano-Carnate-Bergamo 94%
Torino-Novara 94%
Venezia-Trieste 94%
Roma-Civitavecchia 92%
Bologna-Rimini 91%
Milano-Como S.G. 91%
Milano-Varese Nord 91%
Roma-Nettuno 90%
Milano-Cremona-Mantova 90%
Milano-Como Nord 90%
Firenze-Arezzo 88%
Roma-Latina 86%
Fonte: Altroconsumo, aprile 2005

Quali disagi a causa dei ritardi?
Tipo di disagio %
Utilizzo di un mezzo alternativo 62%
Utilizzo permessi retribuiti 57%
Riduzione di stipendio o utilizzo di permessi non retribuiti 28%
Contestazione del datore di lavoro 19%
Necessità di recuperare le ore 9%
Inconvenienti sul lavoro (ritardo o annullamento di appuntamenti, ritardo nell’apertura di un’attività commerciale...) 8%
Ritardo a lezioni e ad esami 7%
Altro (disagi impegni privati, stress, perdita coincidenza...) 8%

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