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Data di pubblicazione:14/04/2005
Fonte:Il Giornale del Piemonte
Titolo dell’articolo:Da Roma 36 milioni per Porta Nuova: la stazione del futuro pronta nel 2008
Testo dell’articolo:Partiranno entro la fine dell’estate i lavori di restyling dello scalo ferroviario di Porta Nuova.
Il consiglio di amministrazione di Grandi Stazioni, la Società del gruppo Ferrovie dello Stato partecipata da Eurostazioni, ha aggiudicato gli appalti di riqualificazione di Torino Porta Nuova che prevedono la progettazione e l’esecuzione di interventi di adeguamento funzionale dei complessi immobiliari e comprendono anche manutenzione e conduzione di tutti gli impianti. Arriveranno in città circa 36,4 milioni di euro. I lavori dureranno da 18 a 36 mesi e l’inizio delle prime opere e previsto dopo l’estate. Gli interventi subiranno uno stop nel periodo delle Olimpiadi per poi riprendere successivamente. C’era qualche timore a Palazzo civico per la natura radicale degli interventi che avrebbe potuto creare problemi per l’immagine della città che da febbraio 2006 ospiterà il circo bianco dei Giochi invernali. «Sarà un inizio lavori molto soft - ha spiegato il direttore della divisione infrastrutture e mobilità di Palazzo civico, Biagio Burdizzo -. È stato siglato un accordo con le Ferrovie che si sono impegnate a sospendere temporaneamente i lavori nel periodo dei Giochi con l’impegno di non lasciare buchi e cantieri aperti». Vediamo di che si tratta. Il porticato affacciato su via Sacchi sarà liberato dalla presenza delle auto e verrà delimitato da pareti di vetro per recuperare le aree di qualità architettonica che accoglieranno servizi per viaggiatori e cittadini. Due gruppi di scale fisse e mobili e tre nuclei scala circolari con ascensori panoramici collegheranno il piano terra con un nuovo mezzanino che verrà realizzato nell’area compresa tra la galleria centrale e le due ali laterali. Altre porzioni di mezzanino saranno realizzate all’interno delle due ali laterali per accogliere servizi primari e secondari. Novità ci saranno anche per i viaggiatori. Le aree di stazione interessate dagli interventi saranno essenzialmente tre: area partenze, comprendente biglietterie, informazioni ed assistenza alla clientela; area attesa, che includerà una sala viaggiatori; area arrivi e transiti, comprendente chioschi per l’assistenza ed informazione e punti di servizio per i reclami. Le biglietterie saranno potenziate con sistemi automatici e i locali saranno climatizzati. «La collocazione degli spazi di servizio - spiegano gli architetti di Grandi Stazioni - sarà coerente con il nuovo sistema per l’organizzazione dei flussi di percorrenza e verrà collocata al piano binari e sul nuovo mezzanino. Al piano terra, nella zona centrale, saranno realizzate le nuove isole vetrate destinate ad ospitare i servizi primari e secondari. Verrà così a determinarsi nella zona centrale della stazione, liberata dai box di servizio sovrapposti nel corso degli anni, un punto di grande vitalità, una piazza attrezzata con servizi ai viaggiatori e opportunità per il tempo libero».
I due edifici laterali e la galleria di testa, totalmente restaurati, ospiteranno ulteriori servizi per i viaggiatori, mentre gli uffici ferroviari per la gestione della stazione e la circolazione dei treni verranno collocati nell’edificio su Via Nizza. I tempi. Da Roma si dicono sicuri di chiudere la partita al massimo in tre anni. «Il programma degli investimenti per la riqualificazione delle parti interne prevede la destinazione di risorse complessive pari a circa 36,4 milioni di euro, a carico di Grani Stazioni e Rete Ferroviaria Italiana. Il piano delle attività verrà concluso entro 24/36 mesi dall’apertura dei cantieri».
Il progetto prevede anche interventi di ripulitura e restauro delle pavimentazioni. «Le vetrate, gli intonaci e le particolarità architettoniche che oggi presentano un pessimo stato di conservazione verranno rimesse a nuovo e saranno recuperati spazi ed ambienti esistenti che, oltre a presentare aspetti di degrado fisico, sono in molti casi poco e male utilizzati. Il recupero e la valorizzazione dell’architettura preesistente avverranno in concomitanza con l’introduzione di elementi architettonici innovativi, che verrà tuttavia condotta con particolare attenzione al mantenimento e alla percezione delle particolarità architettoniche e della qualità spaziale del complesso». Il nuovo mezzanino sarà realizzato con strutture metalliche e vetro per consentire una «permeabilità visiva» verticale e orizzontale, offrendo «nuovi scorci visivi» e nuovi punti di osservazione delle peculiarità del complesso.
Sarà rivisto anche il sistema della mobilità: i percorsi pedonali, i parcheggi, i luoghi di sosta dei mezzi pubblici che affluiscono nel nodo della stazione saranno oggetto di un totale ripensamento.
«Oggi, a seguito delle trasformazioni avvenute negli anni ’50, l’attraversamento dell’edificio viaggiatori avviene attraverso due assi orizzontali di entrata, quello centrale e quello posto nell’ala di via Sacchi, nonché da alcuni attraversamenti trasversali da via Nizza e da via Sacchi. Il nuovo assetto prevede la creazione di un asse centrale di distribuzione posto in corrispondenza della mezzeria dell’atrio, sul quale confluiranno i flussi provenienti dalla metropolitana e diretti verso i treni. Contestualmente, verrà potenziato l’asse trasversale già esistente che proviene da via Sacchi e via Nizza».
Il sistema di accesso con accompagnamento auto verrà mantenuto su via Nizza. Ma sarà riorganizzato sotto il profilo estetico mentre il lato di via Sacchi sarà destinato agli accessi con tram e taxi: in una seconda fase dei lavori, in quest’ultima area verrà inoltre realizzato un parcheggio interrato».

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