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Data di pubblicazione:11/05/2005
Fonte:L’Eco del Chisone
Titolo dell’articolo:Pendolari, speranze sul binario morto? Pinerolo-Torre: incontro con Bresso
Testo dell’articolo:«Siamo in attesa del richiesto incontro con la presidente Bresso ed il neo assessore regionale ai Trasporti Borioli» comunica il sindaco Barbero. Intanto, con l’intenzione di fare il punto della situazione, dalla Divisione trasporti della Regione Piemonte è giunta una nota, a firma del responsabile del settore Aldo Manto, che lascia molto perplessi. Oltre a ricordare le problematiche evidenziate dal sindaco di Pinerolo, ovvero i timori per il blocco della circolazione nelle centrali corso Torino e via Vigone, questa lettera fa emergere un’ulteriore novità. Il 14 marzo anche Trenitalia avrebbe richiesto il rinvio della riapertura della tratta, previsto, come si ricorderà, per lo scorso 26 aprile.

Una sospensione interpretata da molti come un possibile primo passo verso un cambiamento di rotta della nuova Amministrazione regionale. Contrariamente alla gestione Casoni, totalmente orientata verso l’utilizzo del treno alternato a qualche corsa su gomma, potrebbe riprendere quota l’ipotesi tram-treno.

«Che sia tram o che sia treno - precisa Claudio Cornelli del Coordinamento pendolari - il nome poco ci interessa. Nessuno cerchi di rifilarci vecchi tram da anni giacenti in deposito, come ventilato anni or sono. I pendolari desiderano un servizio efficente e il più rapido possibile». Una posizione simile è espressa da Claudio Bertalot, presidente della Comunità montana Val Pellice: «Nell’ultima riunione in Regione abbiamo chiesto che si facesse una sperimentazione seria e non limitata nel tempo. Ritengo sia importante riprendere al più presto il servizio anche alla luce dell’aumentato carico di traffico che sta subendo il centro urbano di Pinerolo. Una situazione da porre in relazione ai disagi alla circolazione che si riscontrano per le strade esterne alla città. Mi risulta inoltre che attualmente più di un pendolare della nostra valle ha detto basta al servizio sostituitvo su autobus e vada alla stazione di Pinerolo con la propria auto».

L’idea di un maxi-tram sulla Pinerolo-Torre Pellice ha già trovato i suoi detrattori. «È una follia». Lo afferma Paolo Meo, giornalista esperto ferroviario, collaboratore del sito Web “Il mondo dei treni”, viaggiatore abituale su un’altra linea piuttosto travagliata in provincia di Torino: la Torino-Ivrea. «Sarebbero necessari consistenti lavori di modifica dell’infrastruttura, dei binari, della linea di alimentazione elettrica. Si dovrebbe trovare un nuovo soggetto per la gestione, visto che Trenitalia si occupa solo di treni e le pratiche di dismissione della linea da parte di Rfi potrebbero durare degli anni. L’unico vantaggio del maxitram, più fermate lungo il percorso, sarebbe del tutto annullato dai tempi di percorrenza più elevati per la sua velocità molto bassa. Nemmeno il problema del traffico in Pinerolo sarebbe risolto. Se il passaggio a livello resta chiuso tre minuti, il sistema semaforico richiede almeno due minuti di stop. Il minuto guadagnato è solo apparente; nell’arco della giornata il tempo di via impedita su corso Torino sarebbe più elevato proprio per la maggiore frequenza di passaggi del maxitram rispetto ad un treno. Temo purtroppo, che il problema possa venir strumentalmente sfruttato per disfarsi definitivamente della Pinerolo-Torre Pellice, nonostante gli elevati costi sostenuti per il suo ripristino».

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