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Data di pubblicazione:13/05/2005
Fonte:Il Giornale del Piemonte
Titolo dell’articolo:Torino, la metropolitana con il biglietto hi-tech
Testo dell’articolo:Non sarà, magari, una grandissima rivoluzione. Ma per i torinesi abituati al biglietto di carta (o cartoncino), il cambiamento sarà epocale. Una specie di carta di credito, con un microchip all’interno, consentirà il pagamento delle corse sulle linee della metropolitana. La rivoluzione sarà duplice: superare il vecchio ticket e «monitorare» gli spostamenti dei passeggeri che saranno immagazzinati, tramite un sistema computerizzato, in un file gigantesco e quindi messi a disposizione dei tecnici che in questo modo potranno tenere costantemente sotto controllo la situazione. I flussi, la concentrazione di passaggi, le stazioni e gli orari saranno sottoposti ad analisi continua. La banda magnetica insomma è destinata a soppiantare, prima o poi, i biglietti di cartoncino, ma ci vorrà ancora qualche mese prima di mandare in pensione il vecchio armamentari di cellulosa.
Questione di settimane insomma e la rivoluzione tecnologica salirà a bordo del metrò. La prima corsa dovrebbe scattare, se le previsioni del presidente di Gtt Giancarlo Guiati saranno rispettate, per la fine di ottobre, inizio novembre. I tecnici lavorano da anni al progetto di bigliettazione elettronica. Ma adesso sembra davvero arrivato il momento di passare dalle parole ai fatti. Il nuovo sistema sarà illustrato a giorni. Quando il serpentone nelle viscere di Torino, la casa del metrò, inizierà a brulicare di persone che potranno spostarsi da un capo all’altro della città (per ora soltanto da Collegno alla stazione XVIII Dicembre), la tecnologia correrà in soccorso di tecnici e cittadini. Dovrebbe funzionare più o meno così. Per accedere ai treni della metropolitana si dovranno superare i tornelli all’ingresso delle stazioni che si spalancheranno soltanto con il consenso del computer. Da subito gli abbonamenti plurimensili e annuali saranno con tessera a microchip, che si attiverà inserendola in un lettore; gli altri abbonamenti e i biglietti giornalieri, invece, saranno su carta magnetica (tipo bancomat, ma molto più sottile e flessibile) che verrà letta dalle apparecchiature ai varchi delle stazioni. Dunque i microchip sostituiranno gli abbonamenti annuali e mensili, mentre le speciali carte Gtt rimpiazzeranno tutti gli altri. Il sistema sarà in grado così di leggere ogni spostamento fornendo al Gruppo trasporti un impressionante volume di informazioni che verranno immagazzinate e successivamente studiate. Sugli autobus e sui tram si potrà quindi utilizzare sia l’abbonamento a microchip sia la tessera magnetica. I controllori potranno verificare la validità della tessera a microchip con un apposito terminale, mentre quella magnetica verrà timbrata come un normale biglietto. Quindi, teoricamente, potrà salire in metropolitana soltanto chi sarà in regola. Gtt spera, ovviamente, in una tendenza alla diminuzione dell’evasione.
Entro la fine di ottobre dovrebbe iniziare a funzionare la metropolitana nel tratto tra Collegno e Porta Susa. La Linea 1 coprirà il tracciato Rivoli-Cascine Vica-Collegno-Porta Nuova-Lingotto-piazza Bengasi, per una lunghezza di circa 28 chilometri. Dal 2000 si sta lavorando alla costruzione del tratto Collegno-Porta Nuova, comprendente 9,6 chilometri di galleria e 15 stazioni, mentre nel 2005 avranno inizio i lavori per la tratta Porta Nuova-Lingotto, di circa 4. Il sistema utilizzato è il Val (Veicolo Automatico Leggero), il più collaudato dal punto di vista della sicurezza e dell’affidabilità. I treni saranno composti da 4 vetture, sono lunghi 52 metri e larghi 2 e potranno trasportare fino a 440 passeggeri. Il sistema di controllo automatico dei treni consente di operare in assenza di personale fisso sui treni e permette di ridurre i tempi di attesa, fino a 69 secondi: a Torino ci sarà un treno ogni 2 minuti in orario di punta e ogni 4/6 nelle restanti ore di esercizio. Questo permetterà di trasportare fino a 15mila persone all’ora per senso di marcia.

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