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Data di pubblicazione:02/06/2005
Fonte:Il Giornale del Piemonte
Titolo dell’articolo:A Bra uno «Sviluppo eccentrico» farà spazio a turisti e residenti
Testo dell’articolo:«Tutti fuori». Per recuperare la vivibilità del centro di Bra e per semplificare la vita a chi si sposta verso la città per usufruire di servizi e uffici pubblici. Si può riassumere così il progetto che il Comune guidato da Camillo Scimone ha sottoposto al vaglio della Regione, per partecipare al bando che mette a disposizione circa 150mila euro finalizzati a studi di fattibilità per progetti di sviluppo locale. Alla base del programma, battezzato «Sviluppo eccentrico», c’è la constatazione di una crescita sempre maggiore del traffico che «assedia» il centro storico di Bra. Residenti, ma non solo: molti arrivano dal territorio dell’ex Usl 64, che comprende comuni come Ceresole d’Alba, Cherasco e La Morra. Una popolazione stimata intorno alle 62mila unità. Con il traffico, si è impennato anche il livello delle temute Pm10 nell’aria, che hanno superato spesso le soglie di attenzione. Ecco perché l’Amministrazione ha deciso di «diversificare» l’offerta dei servizi nella speranza di diluire un po’ i flussi di traffico. «Vogliamo decongestionare dal traffico il centro della città - spiega il vicesindaco di Bra, Giovanni Comoglio - facilitandone l’accesso pedonale e rilanciando l’aspetto commerciale e turistico». Si vuole infatti evitare l’effetto-metropoli, dove le zone nevralgiche sono ricche di uffici, ma poco vissute nelle ore serali. Un’azione dunque che si articola in due momenti: da una parte la delocalizzazione «armonica» dei servizi, dall’altra la riqualificazione urbanistica a fini turistici e commerciali.
Alcune mosse sono già state effettuate (la sede operativa della Protezione civile, la caserma dei carabinieri, le sedi Inps e Inail), ma ancora c’è molto da fare. Tra le aree di intervento c’è, ad esempio, quella degli istituti scolastici: l’unificazione delle scuole medie, costruendo un nuovo edificio al fianco dell’attuale «Dalla Chiesa» nella zona di via Brizio. Vicina, appunto, alla tangenziale cittadina. Destinato a spostarsi anche l’Itis di via Mendicità Istruita, unico istituto secondario all’interno del centro storico. E unica scuola di questo genere insieme a Fossano e Alba. In linea con l’obiettivo di ottimizzare i servizi e gli spostamenti dei cittadini, si intende completare il palasport, potenziando gli impianti per le diverse discipline e gli accessi per i disabili. Interessante anche il progetto di realizzazione di una nuova area espositiva-convegnistica, con parcheggio sotterraneo, nella zona di piazza XX settembre - piazza Spreitenbach. Là dove si trovano già il mercato coperto e la vicina clinica Città di Bra. Per facilitare poi l’abbandono delle auto al di fuori del centro storico, si pensa anche ad alcuni parcheggi di prossimità: in via Marconi (sotterraneo), vicino all’ospedale Santo Spirito e vicino alla ferrovia.
Spazio, poi, al rilancio del centro storico, per restituirlo ai cittadini: tra le idee, quella di chiudere alla auto un tratto di via Vittorio Emanuele (già Ztl e chiusa nei festivi) e valorizzare la vicina e commerciale via Principi di Piemonte. Poi la conclusione della ristrutturazione della ex caserma Trevisan e il sostegno al museo presso la Chiesa di Santa Chiara e al museo Sant’Andrea. Infine la creazione di un vero Polo culturale, ottimizzando le risorse del centro polufunzionale «Arpino». Tutte le opere, comunque, sono già state sottoposte al giudizio delle associazioni cittadine. Oppure lo saranno a breve. «In questo momento la città è un grande cantiere - conclude Comoglio - insieme al Piano regolatore e il Movicentro stiamo impostando la Bra del futuro. Contiamo nell’appoggio degli altri enti pubblici e dei privati».

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