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Data di pubblicazione:17/06/2005
Fonte:Il Giornale del Piemonte
Titolo dell’articolo:L’orario della Bresso fa perdere l’Intercity a Mondovì e Ceva
Testo dell’articolo:Ai residenti di Ceva e Mondovì è vietato andare al mare con il veloce «Intercity». Se hanno voglia di spiaggia potranno recarsi in Liguria solo con i treni più lenti. Lo ha deciso il presidente della Regione Mercedes Bresso. Trenitalia ha reintrodotto ufficialmente gli «intercity» sulla tratta Torino-Savona-Ventimiglia dal weekend che inizia il servizio domani. Anche se in realtà la prima corsa si è tenuta l’11 giugno. A sollecitare il servizio era stato il consigliere regionale Enrico Costa (Forza Italia), quando presiedeva la Commissione regionale trasporti. Per un servizio reinserito ce ne sono due tolti, almeno per i passeggeri di Mondovì e Ceva. «Ho appreso con sconcerto dall’orario online delle ferrovie - spiega Costa che ha firmato una lettera indirizzata alla presidente Bresso - che in Piemonte i nuovi convogli «intercity» effettuano solo le fermate di Fossano, Torino Lingotto e Torino Porta Nuova». Era il 1994, quando le Ferrovie dello Stato abolirono i servizi dei treni Rapidi-Intercity sulla tratta Torino-Savona-Ventimiglia. «Il treno Rapido «Juvarra» Torino-Savona effettuava le fermate di Savigliano-Fossano-Mondovì-Ceva o San Giuseppe di Cairo con un tempo di percorrenza di 2 ore e 4 minuti - si legge nella lettera di Enrico Costa -. Il treno rapido «De Amicis» Torino-Ventimiglia fermava a Fossano e Mondovì a cui erano state aggiunte le fermate di Savigliano e Ceva, oltre le stazioni maggiori della Riviera». Per questo motivo il consigliere azzurro ha chiesto spiegazioni al presidente Bresso. Inoltre il vicepresidente Costa ha domandato se non si sia valutata l’anomalia per cui un passeggero di Mondovì debba prendere un treno regionale fino a Fossano per usufruire dell’«intercity» che passa, senza fermarsi, nella stazione di Mondovì, con oneri economici e di tempo non indifferenti. «La reintroduzione degli «intercity» estivi può essere la svolta per la direttrice Torino-Savona - ha concluso Costa - perché, se daranno buona prova di sé, potranno essere proposti per il trasporto pendolare. Tuttavia, resta da chiarire il nodo delle fermate. Sono certo che la presidente Bresso, che sappiamo essere molto sensibile alla causa dei pendolari, non sottovaluterà il problema».

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