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Data di pubblicazione:29/06/2005
Fonte:La Stampa edizione di Savona
Titolo dell’articolo:Savona: treni, inchiesta su guasti e disagi. Giudice-pendolare ricevuto ieri dal procuratore
Testo dell’articolo:SAVONA - È stata di parola. Ieri pomeriggio, il giudice di corte d’Appello Caterina Fiumanò, è tornata nel palazzo di giustizia di Savona, e non per ragioni di ufficio. È salita al sesto piano, ha incontrato il procuratore capo della Repubblica, Vincenzo Scolastico, e gli ha consegnato un esposto denuncia perchè il magistrato apra un’inchiesta sugli inconvenienti che si verificano lungo la linea ferroviaria ligure, i troppi casi di treni soppressi per problemi legati alla manutenzione, di Regionali che si fermano all’improvviso durante il tragitto. Come è successo lunedì pomeriggio, tra Varazze e Celle, dove centinaia di viaggiatori (e tre di loro sono stati anche colpiti da un malore), per un guasto al locomotore, si sono ritrovati per oltre un’ora bloccati dentro a una buia galleria, chiusi nelle carrozze arroventate dal caldo, con l’aria condizionata che non funzionava e senza la possibilità, nella maggior parte degli scompartimenti, di aprire i finestrini. La goccia che ha fatto traboccare il vaso. Tra gli sventurati pendolari, che già ogni giorno devono fare i conti con ritardi «fisiologici» se va bene di dieci, quindici minuti, c’era anche il giudice Caterina Fiumanò, che ha deciso di rivolgersi alla magistratura. «Io ho prospettato dei fatti - spiega - poi sarà la procura della Repubblica a vedere il da farsi. Posso solo dire che si tratta di una situazione che non è più tollerabile e non è possibile che i vertici delle Ferrovie non se ne rendano conto. Questo è un servizio dal terzo mondo». Pensiero condiviso da Gian Luigi Taboga, il vice presidente nazionale dell’Assoutenti, che da anni è in prima linea nel denunciare i disagi subiti da chi viaggia in treno. «Di fronte a quello che è successo lunedì - dice - non possiamo che essere amareggiati. Nonostante le promesse più volte formulate da Trenitalia, gli inconvenieri si ripetono. E oggi (ieri per chi legge n.d.r.) ci risulta che sulla linea Genova-Ventimiglia sono stati soppressi ben nove convogli nelle tratte Genova-Voltri e Voltri-Genova; Nervi-Voltri e Voltri-Nervi; Savona-Genova e Genova-Savona; Genova-Albenga». Prosegue Taboga: «Nulla è cambiato, se non in peggio. Ed è inrescioso quello che avviene, perchè a farne le spese sono pendolari che usano il treno per andare a lavorare, a scuola. Ci dicono di risparmiare sul carburante, di lasciare la macchina sotto casa, di affidarci ai trasporti pubblici, ma poi si viene traditi in questo modo. È una vigliaccata. Il materiale rotabile, ormai bisogna chiamarlo “rottamabile”». Una situazione pesante della quale il presidente nazionale di Assoutenti, Mario Finzi, parlerà il prossimo 4 luglio al presidente di Trenitalia, Elio Catania. E l’inferno di lunedì non poteva non scatenare le polemiche. Molte email di protesta sono arrivate al sito internet www.comitatotreno.it., realizzato da un gruppo di pendolari per dare voce a chi vuole segnalare disfunzioni del servizio ferroviario, ritardi, problemi di ogni genere. L’ideatore dell’iniziativa è Pasquale Meli, funzionario dell’ispettorato del lavoro: «Sono trent’anni che viaggio in treno - dice - e le cose non hanno fatto che peggiorare».

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