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Data di pubblicazione: | 22/07/2005 | |
Fonte: | La Stampa edizione di Cuneo | |
Titolo dell’articolo: | Ex ferrovia Bra-Ceva: un cicloitinerario del Tanaro con 50 chilometri e sedici ponti | |
Testo dell’articolo: | BRA - Una vacanza in bici lungo il Danubio, il giro dei 10 laghi intorno a Salisburgo, la classica Passau-Vienna o i paesaggi fra i canali olandesi. Itinerari spettacolari, in mezzo alla natura lontano dallo smog. L’ultima novità nel panorama di questi percorsi potrebbe essere targata tutta cuneese: una «Romantische strasse» del Tanaro, un cicloitinerario da Bra a Ceva. Non c’è soltanto una traccia, ma la via è ben disegnata e già esiste: 50 km, sedici ponti, una successione di sovrappassi, massicciate e terrapieni. La Fiab (federazione italiana amici della bicicletta) propone un modo originale e ad alta potenzialità turistica per riutilizzare la linea ferroviaria ormai dismessa. «Quella linea - ha scritto il cuneese Aldo Tichy, coordinatore della Fiab per il Nord-Ovest, al presidente della Regione Mercedes Bresso e ai cuneesi che siedono a palazzo Lascaris - corre in un ambiente di selvaggia bellezza lungo il Tanaro, a ridosso dei contrafforti delle Langhe. È in stato di degrado dall’alluvione ‘94. Un breve tratto a Niella e Rocca Cigliè è stato utilizzato dalla Provincia per il completamento della Fondovalle, alcuni km fra Bra e Cherasco non sono stati smantellati e vengono impiegati dalle Fs come deposito, il resto del percorso, danneggiato in alcuni punti, è rimasto di proprietà dell’ente che non lo utilizza ma pretende cifre astronomiche per la sua cessione». «Proponiamo - aggiunge il coordinatore Fiab (domani l’associazione Fiab-Bicingiro organizza un «fuoriporta» da Cuneo a Ceva) - di convertire alcuni tratti di questo patrimonio, in disuso, in uno degli assi prioritari della rete ciclabile dell’intero Nord-Ovest. Abbiamo redatto un dossier per evidenziare lo stato d’abbandono e le possibili connessioni con le strade minori che potrebbero essere parte dell’itinerario ciclabile». | |
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