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Data di pubblicazione:05/08/2005
Fonte:La Stampa edizione di Cuneo
Titolo dell’articolo:Bra, si abbatte la palestra per evitare nuovi ritardi
Testo dell’articolo:La palestra - gestita dall’associazione sportiva Asterix - che ha sede in via Trento e Trieste e confina con il cantiere del Movicentro sarà presto abbattuta. Si eviteranno così ulteriori ritardi nella realizzazione dell’opera pubblica, che servirà a integrare il trasporto su gomma con quello su rotaia, offrendo anche un parcheggio di 66 posti per le auto dei viaggiatori e uno per scooter e biciclette. Spiega l’avvocato Raffaella Rizzo, che ha difeso gli interessi dei titolari dell’Asterix: «I miei clienti avevano un regolare contratto, stipulato con il Dopolavoro ferroviario, che consentiva loro di svolgere l’attività sportiva fino a tutto il 2007. L’apertura del cantiere del Movicentro, che insiste sull’area della stazione ferroviaria confinante con via Trento e Trieste, ha arrecato notevoli danni ai miei assistiti: gli sportivi che venivano in palestra erano costretti a convivere con i rumori del cantiere, la polvere e il pericolo». Continua: «All’inizio i funzionari del Dopolavoro non volevano accettare il fatto che la palestra avesse subito un danno e pretendevano di interrompere il contratto di affitto, senza alcuna penalità». La struttura - che è realizzata dai tecnici della società costituita tra la ditta Triolet costruzioni e la Ecogas Energia di Aosta - sarà costituita da un edificio composto da due fabbricati, il primo dei quali all’interno dell’attuale magazzino per lo scarico merci di Rfi, mentre il secondo, di nuova esecuzione, conterrà il locale informazioni e la biglietteria. Al pian terreno saranno realizzati locali commerciali, mentre al piano superiore si costruirà un self-service. La prosecuzione dei lavori era fortemente condizionata dalla presenza della palestra. Conclude l’avvocato Rizzo: «Dopo lunghe trattative abbiano ottenuto non solo il riconoscimento del danno subito, ma anche il pagamento delle spese di trasloco e il rimborso dei canoni di affitto già versati. I miei clienti hanno spontaneamente deciso di recidere il contratto, chiudendo la loro attività, per permettere la celere ripresa dei lavori».

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