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Data di pubblicazione:23/08/2005
Fonte:La Stampa edizione di Torino
Titolo dell’articolo:Pinerolo: corso Torino salvato dall’interramento della linea ferroviaria
Testo dell’articolo:Non si è acceso il semaforo verde sulla linea ferroviaria Pinerolo-Torre Pellice, chiusa ormai in seguito all’alluvione di cinque anni fa, ma per una volta questo potrebbe essere un segnale positivo. Si cercano, infatti, soluzioni per ottimizzare questo tratto di linea, riducendo al minimo i disagi che una prolungata chiusura del passaggio a livello di corso Torino potrebbe creare su tutta la viabilità cittadina. «Dopo aver per anni individuato in una soluzione simile alla metropolitana, il tram-treno, – spiega il sindaco di Pinerolo Alberto Barbero – la via da seguire per un collegamento più snello ma anche più aderente ai tempi, chiediamo ora all’assessore regionale ai Trasporti Daniele Borioli di esaminare la possibilità, in alternativa a questa soluzione, di interrare quel tratto di ferrovia in uscita dalla stazione di Pinerolo fino oltre corso Torino, in quanto su questa arteria automobilistica non risultano possibili operazioni di scavalcamento della linea ferroviaria per la presenza di insediamenti ad alta densità». Interventi che trasformerebbero la zona in un rumoroso e quanto mai gravoso cantiere. Continua il sindaco: «Negli altri passaggi a livello in città si stanno disponendo, attraverso gli opportuni strumenti urbanistici soluzioni, una serie di alternative all’interramento, ma per corso Torino non vi sono altre possibilità».
Ma le soluzioni dettate dalla ragione devono fare i conti con le regole del profitto ed è quanto mai improbabile che l’assessorato ai Trasporti della Regione si faccia carico di una spesa così cospicua, per un tratto che a torto o a ragione era stato in passato classificato come ramo secco. Tuttavia un’organica protesta dei pendolari che lo utilizzano ed un tratto viario della Val Pellice ormai insostenibile nelle ore di punta, aveva convinto la direzione delle Ferrovie a tenere aperta questa tratta e a ricostruire il ponte crollato con l’alluvione. Aggiunge l’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Pinerolo, Giuseppe Chiappero: «La soluzione, quella più praticabile, potrebbe essere l’automatizzazione con tempi brevissimi per la chiusura di questo passaggio a livello. Uno o due minuti al massimo di sosta e non i quattro o cinque minuti a cui eravamo abituati prima della chiusura della linea ferroviaria, in un periodo in cui il traffico viario era limitato ed il centro studi, con le sue decine e decine di pullman che portano gli studenti, non era ancora a pieno regime». Riguardo al tratto che da Pinerolo va verso Torino nella lunga lettera che il sindaco e l’assessore all’Urbanistica Flavio Fantone hanno inviato all’assessore Borioli si chiede che venga anche ripristinata la stazione di Riva, vista la sua vicinanza con la zona industriale, ma anche in vista della prossima realizzazione del nuovo carcere, previsto e finanziato dal ministero degli Interni. Inoltre si chiede un’adeguata viabilità di servizio nel collegamento con la zona industriale ed il nuovo cavalcavia, previsto proprio nei pressi della stazione, dove verrà soppresso il passaggio a livello.

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