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Data di pubblicazione:11/09/2005
Fonte:La Stampa edizione di Cuneo
Titolo dell’articolo:Cuneo-Limone, per lavori è stata chiusa la linea ferroviaria: «meglio i bus»
Testo dell’articolo:CUNEO - Otto e trenta, piazzale della stazione. I due autobus che sostituiscono i treni sulla linea Cuneo-Limone - chiusa fino al 16 settembre per lavori su un viadotto - aspettano di caricare gli ultimi passeggeri. Rina e Francesco, due pensionati di Busca carichi di borse, hanno già viaggiato su questa tratta con il servizio sostitutivo: «Speriamo di arrivare in tempo per prendere la coincidenza, dobbiamo andare a Nizza». Pochi minuti dopo arriva il treno da Torino e la «carovana» può partire in perfetto orario. «Arrivo da Savigliano - dice Giovanni Peduto - e a volte prendo questo autobus. Certo, lasciare il treno e salire le scale con le valigie comporta qualche disagio, ma se funzionano le coincidenze è sopportabile». Mentre il primo mezzo è quasi a pieno, il secondo ha raccolto a bordo solo una coppia di ragazzi e il capotreno. Alcune testimoni parlano di due, a volte tre autobus che partono vuoti. «I turni di servizio - spiega Rudy Zuliani, responsabile della Sav - sono decisi da Trenitalia: hanno calcolato un certo numero di persone e almeno due mezzi per tratta, insieme a quello di scorta. I turni sono 13 e così ci siamo appoggiati anche alla Benese, alla Sac e alla Gunetto. Il contratto scade il 16, ma se ci saranno problemi ci metteremo d’accordo per continuare il servizio». L’autobus è pulito, fresco di aria condizionata e poco rumoroso. A parte i sedili stretti e le scalette ripide, il viaggio risulta confortevole. Prima fermata: Stazione di Borgo. Il mezzo accosta al marciapiede, sale una ragazza, Daniela: «Il servizio? L’autobus è molto meglio del treno: più pulito, sempre puntuale, fresco e ben insonorizzato». Alle 9,15 la carovana si ferma sul piazzale della Stazione di Limone, in anticipo per la coincidenza. La sala d’aspetto è fredda e spoglia. Una donna siede in un angolo, i due borsoni stretti al fianco. «Sono arrabbiatissima - dice Gina Botti - . Ho telefonato ieri al numero verde di Trenitalia, non mi hanno avvertita della soppressione della tratta e mi hanno dato gli orari vecchi: stamane sono arrivata alle 7 in Stazione, ma il treno non c’era e ho dovuto aspettare fino alle 8,30 per prendere l’autobus. Mi hanno anche detto che la coincidenza era alle 9,10, invece è alle 9,38: io sono vestita “da mare”, qui fa molto freddo e non c’è nemmeno il bar. Insomma, una disinformazione totale». Attraverso la porta a vetri si vede il bar abbandonato: sporcizia e cartacce per terra. «Il bar non esiste più da almeno tre anni - dice Renata Giordano -. Nessun problema, invece, con l’autobus: è pulito, in orario e c’è sempre posto a sedere».

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