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Data di pubblicazione:14/09/2005
Fonte:La Stampa edizione di Torino
Titolo dell’articolo:«Littorina» addio: sulla Canavesana cambiano i treni
Testo dell’articolo:Dopo anni di attesa, la «Littorina» cambia pelle. Sono in arrivo le nuove carrozze sulla ferrovia Canavesana da Torino a Pont, via Rivarolo. In tutto una decina: si tratta di modelli dell’azienda Alstom di Savigliano che verranno impiegati anche nella linea Torino-Ceres. Dalla Gtt confermano la consegna entro la fine di ottobre: dopo il collaudo, saranno a disposizione degli utenti (si parla dei primi mesi del 2006, in tempo per le Olimpiadi). La novità più rilevante riguarda il sistema di sorveglianza: telecamere fisse potranno immortalare eventuali atti vandalici, in questo caso le cassette saranno consegnate alle forze dell’ordine per l’identificazione. La società dei trasporti dunque punta ancora una volta sul progetto degli “occhi elettronici” che tanto aveva fatto discutere, quest’estate. «L’uso delle telecamere deve essere limitato alle forze dell’ordine, nei Comuni ci si deve servire degli impianti di ripresa solo per scopi istituzionali, come la promozione del territorio»: era intervenuto così, il garante della privacy Franco Pizzetti, condannando l’uso troppo disinvolto del Grande Fratello in versione pubblica. Ma alla fine, a Torino, il via libera per i nuovi video elettronici è arrivato: lo stesso garante ha «promosso» sia la Gtt che il Comune «perché è stato accertato che il diritto alla privacy è al sicuro». La nuova Canavesana e la nuova Torino-Ceres dunque seguiranno l’esempio dei 23 treni del metrò Collegno-Porta Nuova (184 occhi) ma anche dei 9 treni ad alta frequentazione (su ciascuno sono piazzate 8 telecamere), e degli autobus (260 più altre 100 in fase di installazione). Perché anche le linee periferiche, in passato, sono state oggetto di «attenzioni» sin troppo ripetute da parte dei soliti ignoti. E alle spese per la manutenzione delle carrozze in decine di casi si sono aggiunte, per esempio, quelle per la sostituzione dei vetri dei finestrini e dei rivestimenti delle poltrone. Senza parlare dei graffiti che ogni tanto ancora si vedono sulla carrozzeria dei vagoni, fermi alla stazione. «Si vedranno ancora per poco», promettono al Gruppo torinese trasporti. Il primo dei nuovi treni verrà presentato lunedì, nello stabilimento di Savigliano: ha 145 posti a sedere, è dotato di una pedana d’accesso per i disabili in modo da permettere loro la salita e la discesa senza assistenza. E a bordo non ci sono gradini. Si potranno trasportare bici e sci, grazie a una zona multifunzionale, utilizzare computer portatili e cellulari collegandoli alle prese di alimentazione. E poi, oltre alla videosorveglianza, può contare su un sistema di sicurezza con telefoni per le emergenze e impianti di illuminazione che indicano le vie di fuga. Il costo? La Regione ha concesso un finanziamento di 37,5 milioni di euro per le prime dieci vetture, altre nove sono già state opzionate. Intanto una parte dell’attuale parco rotabile della Canavesana è in fase di restyling: per cinque automotrici Aln 668 serie 1200 (quelle che possono proseguire per la tratta non elettrificata da Rivarolo a Pont) è stata decisa la revisione, la sostituzione degli interni, l’installazione dei nuovi sistemi di sicurezza e del cosiddetto «intercomunicante», che permetterà il passaggio da un vagone all’altro senza scendere dal treno. A fine mese saranno pronte le prime due.

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