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Data di pubblicazione:16/09/2005
Fonte:La Stampa edizione di Torino
Titolo dell’articolo:Anche con il pass, pendolari beffati
Testo dell’articolo:Prima applicazione pratica dell’accordo recentemente stipulato fra Regione e Trenitalia, quello che permette ai pendolari di usufruire del primo Eurostar o Intercity disponibile in caso di ritardi dell’Interregionale. E’ accaduto ieri, unica nota positiva al termine dell’ennesima odissea ferroviaria vissuta da migliaia di passeggeri sulla linea Torino-Milano. I guai sono cominciati pochi minuti dopo la partenza dalla stazione di Milano Centrale, quando il locomotore che stava spingendo l’Interregionale delle ore 17,18 è collassato. Da qui le prime proteste di quanti non sapevano ancora cosa li attendeva. Il convoglio, fermatosi in aperta campagna dopo Rho, ha sostato circa 45 minuti prima di riprendersi quel tanto che bastava per arrancare fino alla stazione di Vittuone. Qui ha esalato l’ultimo respiro. Qui pendolari hanno atteso il primo treno di passaggio, cioè il regionale Milano-Novara. Dopo aver raggiunto Novara - stipati come le sardine (raccontano i presenti) e facendo tutte le fermate -, i passeggeri orfani dell’Interregionale hanno potuto accedere al primo Eurostar di passaggio, che li ha scaricati a Torino Porta Nuova. Nell’occasione, il convoglio stracarico ha effettuato tutte le fermate lungo la linea - Vercelli, Santhià, Chivasso - suscitando le proteste di quanti, avendo l’abbonamento per l’Eurostar, si sono trovati loro malgrado a viaggiare in base al cronoprogramma di un Interregionale. «Prendiamo atto che Trenitalia ha rispettato l’accordo stipulato con la Regione Piemonte permettendoci di salire sull’Eurostar, ma così non si può andare avanti - protesta Cesare Carbonari, leader del Comitato spontaneo pendolari della Torino-Milano -. E’ un periodo nero, scandito da guasti e ritardi continui. Disavventure di questo genere hanno come unico effetto quello di scatenare odiose “guerre fra poveri”. Inoltre mi chiedo, e chiedo a Trenitalia, come sia concepibile che i locomotori adibiti ad un servizio così importante si guastino un giorno sì e l’altro pure». Ma l’avventura, si fa per dire, non era ancora terminata. Una volta che l’Eurostar ha raggiunto la stazione di Porta Susa, con un’ora di ritardo, è stato posto il problema da parte di quanti dovevano raggiungere la cintura torinese. Questo perchè, data l’ora, non c’erano treni immediatamente disponibili per soddisfare le coincidenze. «Nè i tassisti in attesa - aggiunge Carbonari - hanno accettato di caricare per conto di Trenitalia i passeggeri. Volevano i contanti. La situazione si è sbloccata quando un pendolare ha messo mano al portafoglio, accettando di pagare per tutti». Giornata da dimenticare, ancora una volta.

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