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Data di pubblicazione:24/09/2005
Fonte:Libertà on line
Titolo dell’articolo:Piacenza, i pendolari sul piede di guerra: «Ricorsi contro il nuovo orario»
Testo dell’articolo:L’associazione dei Pendolari piacentini annuncia battaglia sul fronte del nuovo orario ferroviario, e minaccia azioni legali nei confronti di Trenitalia. Oggetto del contendere la proposta dell’azienda relativa all’introduzione di treni intercity, senza incremento di costo, a cadenza oraria, e la “ristrutturazione” dei treni interregionali e regionali in regionali veloci. I pendolari si dicono pronti ad impugnare il nuovo orario e chiedono aiuto agli enti locali. «L’Associazione prende atto che, a dispetto di quanto era stato concordato durante l’incontro del 27 luglio scorso presso il Comune di Piacenza - scrivono i rappresentanti dei Pendolari - Trenitalia non ha fornito, per gli inizi di settembre, la documentazione richiesta sull’aggiornamento delle bozze del nuovo orario».
«Chiediamo a sindaco e Provincia - continua la nota - di agire con ogni mezzo nei confronti della Regione e di Trenitalia, al fine di impedire queste scelte disastrose, eventualmente patrocinando, come concordato durante l’incontro del 9 marzo 2005, una causa legale contro le ferrovie». «Impugneremo l’orario ferroviario», rincara Franco Trespidi, dell’associazione pendolari, da noi interpellato in proposito della disputa aperta con Trenitalia. «In marzo, durante un incontro al quale ha preso parte anche il presidente della Regione Vasco Errani, il sindaco Reggi si era detto disponibile a patrocinare azioni legali (mettendo a disposizione l’avvocatura del Comune, ndr): a lui chiediamo di mantenere quella promessa per affrontare Trenitalia, e bloccare il cambio di orario». Il timore che la proposta dell’azienda venga applicata senza modifiche viene rafforzato dal verbale della commissione regionale Territorio, ambiente e mobilità, diffuso da Bologna, in cui l’assessore Alfredo Peri ripropone i contenuti dell’orario contestato dai pendolari. Le motivazioni vengono ribadite da Trespidi: «Si dice che con queste modifiche verrà aumentato il numero di treni passeggeri: ma questo non corrisponde alle disponibilità di Trenitalia, sia per materiale rotabile che per personale. In realtà si prevedono treni ad orari ravvicinati per poterli sopprimere più facilmente». L’abbonamento Intercity senza costi aggiuntivi non convince neppure Ettore Bensi, dell’associazione pendolari. «Non pagheremo nulla per quest’anno, ma a partire dai successivi sicuramente dovremo sborsare la differenza, come dimostrano i precedenti di Trenitalia. E comunque il supplemento resta a carico dei viaggiatori occasionali. Senza contare il fatto che l’introduzione di Intercity penalizza i pendolari di Fiorenzuola, perché si fermerà solo a Piacenza».
Paola Pinotti

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