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Data di pubblicazione:12/10/2005
Fonte:La Stampa edizione di Torino
Titolo dell’articolo:Carmagnola: salta la coincidenza, pendolari sui binari
Testo dell’articolo:Una mancata coincidenza, un ritardo di dieci minuti sulla tabella di «marcia» hanno innescato ieri sera, a Carmagnola, una protesta di pendolari. Intorno alle 18, alcuni viggiatori del treno «10217» Torino-Cuneo hanno invaso i binari della stazione ferroviaria, infuriati per aver perso di un soffio quello diretto a Bra. «Alla partenza da Torino - hanno spiegato i contestatori - il nostro treno era già in ritardo di una decina di minuti. Così, abbiamo chiesto al capotreno di avvisare la stazione di Carmagnola, supplicandolo di ritardare la partenza del treno per Bra di qualche minuto, in modo da non perdere la coincidenza. Una situazione che si ripete di frequente, purtroppo». Al loro arrivo a Carmagnola, alle 17,57, hanno trovato i binari deserti: il treno per Bra era partito puntuale, alle 17,52. Stando all’orario regionale, il treno «10217», avrebbe dovuto raggiungere Carmagnola alle 17,47, esattamente 10 minuti prima. La delusione dei passeggeri ha preso il sopravvento, degenerando in protesta, alimentata anche da uno «squatter», che si trovava in transito. «Grazie della cortesia... In fondo avevamo chiesto solamente di ritardare di poco la partenza, non un miracolo», hanno urlato. Un gruppetto, staccandosi dal resto dei passeggeri, ha invaso i binari 1 e 2, bloccando il treno col quale erano arrivati. «Da qui non ci muoviamo. Siamo stufi di sopportare ritardi quotidiani: questa volta abbiamo perso la pazienza». In stazione, poco dopo sono arrivati i carabinieri di Carmagnola che hanno tentato di riportare la calma tra i pendolari. Ma in realtà la protesta si è spenta all’improvviso, da sola, col sopraggiungre di un altro treno diretto a Bra, quello delle 18,09. «Questa protesta di pendolari - rispondono dalle Fs - non merita commenti. Basta dire che il treno successivo è arrivato 15 minuti dopo il loro arrivo a Carmagnola: l’attesa non si è protratta all’infinito». E aggiungono: «La richiesta di ritardare la coincidenza precedente è inaccettabile: il sistema ferroviario non è flessibile, e qualsiasi ritardo si ripercuote a catena sugli altri treni. A scapito, insomma, di altri viaggiatori». Il treno «10217», è poi ripartito con un ritardo di circa mezz’ora.

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