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Data di pubblicazione:12/10/2005
Fonte:La Stampa edizione di Cuneo
Titolo dell’articolo:Carmagnola: pendolari esasperati, occupata la stazione
Testo dell’articolo:CUNEO - Lunedì sera hanno occupato per la seconda volta la stazione di Carmagnola. Da ieri, minacciano di non pagare l’abbonamento per protesta contro i disservizi delle ferrovie. «Tanti, troppi, ormai quasi quotidiani». Sono i pendolari della Cuneo-Torino: impiegati, operai, studenti che ogni mattina raggiungono il capoluogo regionale «sull’orlo di una crisi di nervi» per i ritardi all’andata e al ritorno, e i disagi che «sembrano infiniti». L’altra sera, è bastata una mancata coincidenza (il treno successivo è partito malgrado le rassicurazioni del capotreno) per far esplodere il sit-in dei passeggeri esasperati che hanno fermato due corse della linea Torino-Cuneo e Torino-Savona. «La Regione ci aveva assicurato più attenzione - dice Mari Bagordo, una pendolare di Narzole -. Avevamo avvisato che in caso di ulteriori disguidi avremmo occupato. Trenitalia non ci ascolta. Abbiamo diritto a un servizio migliore e ci faremo rispettare, se serve anche con lo sciopero dell’abbonamento a partire da novembre». La direzione regionale di Trenitalia non commenta l’accaduto. Ma dei guai delle ferrovie si discute in carrozza e nei forum dei vari comitati. Molto attivo è quello dei viaggiatori di Alba e Bra. «L’occupazione - spiega il portavoce Andrea Sacco - è un’iniziativa personale di coloro che l’hanno messa in atto e non organizzata né supportata dal comitato. Ma non ci sentiamo di condannare chi, individualmente, decide di inscenare atti così gravi. I viaggiatori sono sottoposti a disservizi quasi quotidiani e sono preoccupati anche per il prossimo orario».
Dalla Cuneo-Torino alla Torino-Savona, cambiano le linee ma i problemi sono gli stessi. Ieri gli utenti della tratta tra Piemonte e Liguria hanno scritto alla Regione per protestare contro la scarsa qualità del servizio tra Ceva e Torino. «Da un mese la situazione è peggiorata - scrivono i viaggiatori - Sappiamo dei lavori sui binari che interessano il tratto Mondovì-Fossano, ma i disagi sono aumentati anche altrove. Dall’apertura del cantiere, che ha coinciso con la ripresa delle scuole, mancano le coincidenze a Fossano per i viaggiatori provenienti da Ceva e Mondovì e diretti a Torino. Chi usufruiva di quelle corse è costretto a servirsi di treni diretti che ogni mattina arrivano a Porta Nuova fuori orario di 15-20 minuti. Gli interventi sulla tratta non c’entrano, il ritardo si accumula durante tutto il percorso». Sul libro nero anche i convogli soppressi. «Che - spiegano i pendolari - provocano veri e propri “assalti” alle partenze successive a Porta Nuova e Lingotto. Come documentano i numerosi moduli di reclamo presentati dai viaggiatori vittime di questi episodi». Il Comitato della Torino-Savona chiede un incontro a Regione, Trenitalia ed Rfi. È di ieri la proposta dei colleghi del movimento di Alba e Bra di un coordinamento per stilare gli orari dei collegamenti principali: Torino-Fossano-Cuneo e Torino-Fossano-Ceva-Savona, Cavallermaggiore-Alba, Carmagnola-Bra, Savigliano-Saluzzo-Cuneo, Ceva-Ormea e Cuneo-Mondovì. «Dovrebbero essere redatti contemporaneamente - prosegue Sacco - da un gruppo “tecnico” che ne stabilisca i criteri (ad esempio che sulla Torino-Fossano ci debba essere un treno ogni mezz’ora, di cui uno lento e uno veloce, e sulla Savigliano-Saluzzo uno ogni ora). Partendo da queste indicazioni si potrebbero costruire tabelle che rispondano alle esigenze di tutti. Ma per obbligare chi gestisce il servizio ad applicare le richieste, serve l’appoggio di Regione e Provincia».

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