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Data di pubblicazione:25/10/2005
Fonte:La Stampa edizione di Vercelli
Titolo dell’articolo:Vercelli: «Un treno in più diretto a Milano»
Testo dell’articolo:VERCELLI - Un treno in più, in partenza da Vercelli, tra le 5,45 e le 6,45, diretto a Milano. Due fermate in meno, dall’11 dicembre, nel tratto tra Venezia e Milano, dell’Intercity che parte dalla Centrale alle 18,13, diretto a Vercelli. Davanti ai rappresentanti del Comitato pendolari vercellesi e ad un funzionario della Regione, Anna Bencova, Trenitalia ha assunto una serie di impegni per migliorare le condizioni di viaggio lungo la linea Torino-Milano. L’incontro è avvenuto alla stazione Centrale, e a rappresentare Trenitalia c’erano il responsabile delle relazioni esterne, Vincenzo Saccà, il direttore per Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, Carlo Pino, e il direttore commerciale per il Piemonte, Pavanello. Sono i portavoce dei pendolari vercellesi ad elencare gli impegni delle Ferrovie, che dovrebbero tradursi in maggiore puntualità dei convogli. In particolare, per l’Intercity serale (e il Comitato pendolari chiederà di estendere la soppressione delle due fermate anche per il convoglio delle 19,13) è previsto un periodo di osservazione dei risultati di un mese: il 15 gennaio ci sarà un nuovo incontro fra le parti. A procurare disagi ai viaggiatori contribuiscono anche le comunicazioni sbagliate fornite dalla stazione, e Trenitalia ha promesso un controllo stretto sulle indicazioni date dagli altoparlanti di Milano Centrale. Per la stazione di Vercelli, un altro dei problemi segnalati dal Comitato pendolari già la scorsa primavera, è invece previsto un incontro il 7 novembre, con Regione, Trenitalia e Rfi, responsabile della manutenzione: obiettivo, riqualificare la stazione di piazza Roma, «ormai lasciata al più completo abbandono». Dall’incontro è emerso, infine, che anche i viaggiatori vercellesi potranno usufruire dell’accordo tra Regione e Trenitalia, che consente, in caso di ritardi superiori ai 15 minuti, di salire su un treno di categoria superiore senza dover pagare il supplemento.

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