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Data di pubblicazione:04/11/2005
Fonte:La Stampa edizione di Alessandria
Titolo dell’articolo:Acqui Terme: «Non sopprimete le linee Fs»
Testo dell’articolo:ACQUI TERME - I pendolari acquesi sono preoccupati per l’eventuale soppressione delle linee ferroviarie minori. Ha destato particolare scalpore la notizia dell’eventuale soppressione a partire dal 2008 di una serie di linee non ritenute strategiche da parte delle Ferrovie dello Stato, alcune delle quali sono nel Basso Piemonte. Sull’argomento interviene il presidente dell’Associazione pendolari dell’Acquese, Alfio Zorzan: «Chiediamo sia al Comune di Acqui sia alla Provincia di Alessandria di intervenire istituzionalmente con la Regione e Trenitalia affinché il progetto non vada in porto perché porterebbe Acqui e tutto l’Acquese in un isolamento viario ancora maggiore con la naturale conseguenza che le persone dovranno per forza di cose utilizzare il mezzo privato, con maggiori costi sia personali sia per la comunità, a cui si aggiungono i conseguenti problemi di inquinamento e intasamento delle già congestionate città. Non è chiudendo le linee ferroviarie che si risolvono i problemi, la domanda ci sarebbe, è l’offerta che non è adeguata. Provino Trenitalia e la Regione a studiare un’offerta adeguata alla domanda, come noi spesso chiediamo, quali treni più confortevoli con tempi di percorrenza adeguati ai tempi, garanzie di coincidenze e quant’altro. Siamo sicuri che la domanda ci sarà. Noi dell’Associazione pendolari dell’Acquese siamo orientati a un concetto di sviluppo sostenibile della mobilità del territorio dell’Acquese, non alla chiusura delle linee. In poche parole siamo alla ricerca solo di una mobilità più serena che probabilmente non meritiamo». Tra le linee a rischio di soppressione vi sono quelle meno utilizzate quali l’Acqui Terme – Nizza – Asti e l’Alessandria – Acqui Terme - Savona. Invece sulle linee ad alta densità di pendolari continuano a registrarsi problemi di ritardi e improvvise soppressioni di convogli. I pendolari puntano il dito anche sulle condizioni igieniche delle carrozze, che presentano sedili sporchi e macchiati. I problemi riguardano anche l’informazione all’utenza in particolare per il mancato annuncio degli improvvisi ritardi che si ripercuotono sulle coincidenze e su chi deve usare il treno per raggiungere il posto di lavoro e di studio.

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