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Data di pubblicazione:05/11/2005
Fonte:La Stampa edizione di Novara
Titolo dell’articolo:Sindaci in rivolta per difendere la Novara-Varallo
Testo dell’articolo:NOVARA - Sono decisi a non perdere il loro treno. I sindaci dei Comuni della linea Novara-Romagnano Sesia-Varallo, di fronte al rischio che la tratta venga ulteriormente ridimensionata o addirittura chiusa, sono pronti a dare battaglia sul serio. Da Fara a Romagnano, da Briona a Ghemme a Grignasco, il coro dei primi cittadini è unanime: «Trenitalia non solo non deve tagliare la linea, ma ha il dovere di rilanciarla». Da Carlo Bacchetta, sindaco di Romagnano Sesia, ad Alfredo Corazza, ex primo cittadino di Ghemme e portavoce del Comitato per il salvataggio della Novara-Varallo, arrivano due messaggi chiari: il treno che collega Novara alla Valsesia è vitale per i paesi che attraversa e per il turismo della valle vercellese, ma il servizio che viene offerto adesso è abbondantemente sotto il livello della decenza con stazioni abbandonate, treni sostituiti con bus e ritardi continui. L’annuncio del piano di Trenitalia prevede, per risparmiare, la soppressione di 14 linee locali in Piemonte tra cui la Novara-Varallo e ha mandato su tutte le furie pendolari e sindaci. Le precisazioni arrivate dalle Ferrovie, che si sono affrettate a dire di non prevedere soppressioni, non bastano a tranquillizzare gli utenti. Loro chiedono a gran voce il rilancio di una linea dimenticata. «Sono assolutamente contrario alla sostituzione dei treni con i bus - dice Gian Carlo Tornaco, sindaco di Briona - perchè le corse del mattino e della sera, quelle dei pendolari, sono piene zeppe. La nostra stazione è rimasta l’unica abitata su tutta la linea: le Ferrovie l’hanno però affittata e non c’è un posto per la sala d’aspetto dei pendolari. Vorremmo almeno uno spazio per gli utenti». «Le corse sulla linea sono già ridotte al minimo - gli fa eco il sindaco di Sizzano, Stefano Vercelloni - per cui non so come possano ulteriormente tagliare. La Novara-Varallo va mantenuta in vita, perchè è essenziale per la nostra zona». Il sindaco di Ghemme, Giampiero Enoch, chiede che si interrompano i doppioni strada-ferrovia, con momenti della giornata in cui corrono insieme treno e autobus e lunghe pause in cui non ci sono mezzi di trasporto. Claudia Vinzio, sindaco di Grignasco, invoca un servizio decente, «un’attenzione di Trenitalia a questa tratta, che sembra davvero dimenticata. Se ne parla solo quando ci sono di mezzo i tagli e le chiusure».

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