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Data di pubblicazione:14/11/2005
Fonte:Il Secolo XIX
Titolo dell’articolo:Disagi sulla linea Acqui-Genova incontro con la Regione
Testo dell’articolo:Ovada - Sempre più critica la situazione della linea ferrata Acqui-Ovada-Genova. Tra blocchi di treni, disservizi, minacce di soppressioni, gli oltre mille pendolari che ogni giorno utilizzano il treno per recarsi nel capoluogo ligure e viceversa sono arrivati all’esasperazione. I sindaci li appoggiano e si schierano contro le Ferrovie inadempienti su molti fronti. Questa mattina in Comune a Ovada l’atteso incontro fra i sindaci dei Comuni interessati alla tratta ferroviaria Acqui-Ovada-Genova, i rappresentanti delle Comunità montane di riferimento e dei pendolari, e in particolare gli assessori ai Trasporti delle Regioni Liguria e Piemonte che con Trenitalia stipulano le convenzioni onerose per il trasporto locale.
«Il vaso è colmo - ha sottolineato l’assessore alla Viabilità e Trasporti di Ovada, Franco Piana, che coordina l’iniziativa - dobbiamo risolvere una volta per tutte una situazione che non tende a migliorare ma a peggiorare». Questa mattina, con l’avallo regionale, verranno confermate le richieste di pendolari e sindaci contenute in un documento abbozzato la scorsa settimana ad Ovada. Nel documento vengono messe in evidenza le maggiori criticità da sottoporre a Trenitalia, che lo scorso anno aveva assicurato la disponibilità a migliorare la situazione.
Il dossier mette in evidenza i tempi eccessivi di percorrenza in rapporto alla lunghezza della tratta; i ritardi cronici con cui viaggiano i convogli; le soppressioni improvvise di treni; le sostituzioni con bus senza preventive comunicazioni; la carenza di carrozze e treni spesso affollati che costringono numerosi viaggiatori a stare in piedi; la sporcizia e materiale rotante obsoleto; i blocchi per guasti; gli inconvenienti sulla linea in gran parte ad un solo binario; i treni merci in panne che costringono a prolungati "stop" come è avvenuto nei giorni corsi a Rossiglione e Ovada.

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