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Data di pubblicazione:16/11/2005
Fonte:La Stampa edizione di Cuneo
Titolo dell’articolo:Proteste fra i pendolari per i ventilati tagli sulla linea Cuneo-Mondovì: «A rischio i treni per Mondovì»
Testo dell’articolo:MONDOVÌ - Sono due le petizioni sottoscritte da centinaia di pendolari della Mondovì-Cuneo, preoccupati per le notizie sulla possibile chiusura definitiva della linea ferroviaria. Il piano di ridimensionamento è stato ventilato dalla direzione delle Fs: si parla di 47 linee minori che subirebbero tagli in tutto il Piemonte. «Lasciateci il treno, eliminare o ridurre la linea costituirebbe una gravissima ingiustizia sociale»: lo scrivono un centinaio di pendolari cuneesi e monregalesi in una lettera appello inviata al presidente della Provincia, Raffaele Costa. «Utilizziamo quel treno e chiediamo con fermezza - scrivono - che questo servizio pubblico non venga in alcun modo ridotto o sospeso». I firmatari risiedono nei paesi lungo la linea, ma non solo: Mondovì, Beinette, Cuneo, Peveragno, Boves, ma anche Ceva, Genola, Borgo San Dalmazzo, Caraglio, Cairo Montenotte. «Siamo tra coloro - spiega Gianpiero Gregorio, insegnate di Mondovì - che non contribuiscono all’indiscriminato inquinamento da gas di scarico, all’aumento eccessivo del prezzo della benzina e all’intasamento di strade e parcheggi». «Eliminare o ridurre tale servizio - si legge nella nota -, dopo la recente costruzione del ponte fs sul torrente Gesso in seguito all’alluvione del 1996, in un paese dove gli sprechi di denaro pubblico sono spesso evidenti, costituirebbe un sopruso che penalizza i lavoratori». In una seconda lettera spedita ieri da altri pendolari, gli utenti lamentano la scomodità dei prossimi cambiamenti d’orario. «Il treno delle 7,09 - dicono Nicola Garassino (residente a Ceva) e Paolo Ferrero (Mondovì) - sarà anticipato. Metterebbe in difficoltà i viaggiatori che arrivano da Ceva e i pendolari arriverebbero a Cuneo molto presto. Se mantenere gli attuali orari e passaggi di treni risulta così oneroso per Trenitalia o per la Regione e la Provincia, qual è stato il motivo per cui si sono spesi soldi pubblici per ricostruire la linea?» «Chiediamo - dicono i viaggiatori - di lasciare inalterati gli attuali orari mantenendo il numero attuale di corse». L’assessore regionale Daniele Borioli: «È la Regione che deciderà i tagli, non Trenitalia. È in atto uno studio di valutazione di tutte le 47 linee su cui le Fs vorrebbero intervenire. L’obiettivo è tagliare servizi sottoutilizzati, comunque garantendo il trasporto. Venerdì, a Saluzzo, incontrerò gli utenti delle linee minori della provincia di Cuneo e ci confronteremo con i pendolari».

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