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Data di pubblicazione:17/11/2005
Fonte:La Stampa edizione di Biella
Titolo dell’articolo:Biella: «Le ferrovie non sono in pericolo»
Testo dell’articolo:BIELLA - Tagli? Macché: «Le vostre linee non sono in pericolo: lo dimostra il fatto che i servizi sono tutti confermati, che per l’orario sono state accolte le richieste della Provincia e che c’è stato un miglioramento generale del servizio». Parola di Carlo Pino, direttore piemontese di Trenitalia, ieri a Biella per un summit col presidente della Provincia Sergio Scaramal e con l’assessore Marco Abate. Il piano per cancellare 47 linee, di cui 14 in Piemonte, era stato smentito subito dopo la denuncia dei deputati Ds in commissione Trasporti. E ieri Pino e Aldo Pavanello, responsabile commerciale di Trenitalia, devono essere stati convincenti, se alla fine Abate e Scaramal erano più che tranquilli: «Quel piano riemerge ogni tanto - dice Pino -, fin dagli Anni 70. Ma posso dire che Biella ha un numero di utenti sufficiente per non costringerci ad alcuna razionalizzazione, come invece è accaduto altrove. Avevamo treni che viaggiavano con 15 utenti. Li abbiamo sostituiti con i bus». Da noi non sarà necessario, e anche Rfi, la società che gestisce la rete, è pronta a investire qualcosa: «Ad agosto - spiega il dirigente Luciano Giraudo - la Biella-Novara rimarrà chiusa per lavori sulla massicciata, e ci saranno pullman sostitutivi». La cosa più interessante, però, è il sistema di informazione automatico: in tutte le stazioni (con o senza personale), gli altoparlanti daranno notizie in tempo reale sui treni in arrivo, sui ritardi e su tutto ciò che devono sapere i pendolari. Trenitalia, invece, ha annunciato che da dicembre sarà più frequente la manutenzione delle carrozze, che diventeranno quindi «più affidabili, più pulite e più accoglienti». Il nuovo orario, che entrerà in vigore l’11 dicembre, secondo Carlo Pino è stato fatto «ascoltando di più le esigenze della clientela», e dopo aver girato per mezzo Piemonte. È confermato anche il treno del mare, che però quest’anno passerà da Mortara e non da Casale (per lavori sulla linea). Abate e Scaramal sono soddisfatti: «È stata una riunione utile - commenta il presidente -, perché mi pare che tutti abbiamo lo stesso obiettivo: quello di tenere in vita le nostre ferrovie e di renderle più efficienti. Resta il fatto che mancano i soldi, perché per le Fs, nella Finanziaria, c’è ben poco». Anche i 14 milioni promessi l’inverno scorso da William Casoni, vicepresidente della giunta Ghigo, hanno fatto una brutta fine. Dovevano servire, fra l’altro, ad automatizzare gli scambi: «In Regione non ci sono, e non li ha neppure Rfi - aggiunge Scaramal -. Ma questa non è una sorpresa. Ora lavoreremo con la giunta Bresso per cercare di trovare queste risorse». Con Rfi e Trenitalia, infine, la Provincia discuterà anche del polo della logistica, per il quale servono collegamenti ferroviari col porto di Genova: «È un nuovo capitolo che abbiamo appena aperto - conclude Scaramal -, quindi è ancora tutto da approfondire».

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