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Data di pubblicazione:21/11/2005
Fonte:Newsletter Comune di Bra
Titolo dell’articolo:La presidente Bresso in visita a Bra
Testo dell’articolo: “Credo sia meglio eliminare delle Asl che degli ospedali. Le risorse che investiamo in sanità debbono essere spese per migliorare i servizi, non per mantenere strutture amministrative. Le proposte che oggi sono in discussione, con ipotesi di accorpamento tra aziende sanitarie, sono ancora a livello di pre-proposta, che saranno oggetto di consultazione”. Questo quanto ha dichiarato il presidente della Regione Piemonte, Mercedes Bresso, nel corso di una visita a Bra che si è tenuta questa mattina, venerdì 18 novembre 2005. Accompagnata dagli assessori Sibille (Opere pubbliche) e De Ruggiero (Ambiente) e dai consiglieri Guida, Cirio e Rabino, la presidente Bresso ha incontrato il sindaco di Bra, Camillo Scimone, la Giunta comunale e numerosi rappresentanti del Consiglio comunale della città della Zizzola, in un incontro che si è svolto all’interno della pinacoteca di Palazzo Traversa.

Tanti i punti che il sindaco Scimone ha elencato come “necessità che stanno particolarmente a cuore alla comunità braidese”, oltre a testimoniare all’onorevole Bresso la condanna per l’atto di intimidazione subito pochi giorni fa nel corso delle proteste contro la realizzazione della linea ferroviaria Torino-Lione in Val Susa. Tra gli altri, sono stati toccati i temi della partecipazione della Regione alla fondazione per la gestione del Teatro Politeama. “Occorre partire da zero lasciando da parte le promesse fatte dall’amministrazione precedente. È necessario definire una struttura legale che non pesi solo sul Comune, anche se la partecipazione diretta deve essere attentamente valutata per impedire che queste sfuggano al controllo del bilancio regionale. La Regione parteciperà senz’altro attraverso un’attività di circuitazione teatrale, che già consente riduzioni nei costi degli spettacoli” - ha detto ancora l’onorevole Bresso. Sul delicato tema del superamento del passaggio a livello, la presidente ha ricordato come “le ferrovie tradizionali hanno “sbranato” l’Italia finendo per attraversare i centri cittadini e costituendo, come i fiumi, delle barriere difficili da superare. Situazione che si verifica a Bra e in molte altre realtà costrette a realizzare passanti. Ci sono già stati dei contatti e vedremo anche come trovare soluzioni con le ferrovie”.
Sulla richiesta del vice sindaco Comoglio in merito alla possibilità di sperimentare la nuova legge urbanistica nel corso dell’iter di approvazione del nuovo piano regolatore cittadino, la presidente Bresso ha detto che i tempi sono senz’altro congrui, visto che la nuova legge urbanistica regionale sarà pronta per fine anno e dovrebbe venire approvata in Consiglio regionale alla metà del 2006. La presidente ha poi analizzato la situazione dell’aeroporto di Cuneo Levaldigi: “Stiamo lavorando per arrivare ad una gestione congiunta con Caselle e c’è disponibilità dei soci pubblici e privati dell’aeroporto. Occorre però un piano che garantisca la presenza di voli ed un bilancio orientato verso il pareggio”, mentre ha rivelato, sempre in materia di trasporti, essere intenzione dell’Amministrazione regionale metter mano a quelli ferroviari, allo scopo di migliorare i servizi, attraverso una gara internazionale oppure costituendo un’azienda per un affidamento “in house”. In ultimo, la presidente Bresso ha voluto lanciare un messaggio alla Provincia di Cuneo perché venga costituita l’autorità d’ambito “che dovrà farsi carico degli investimenti sia per le strutture che per la depurazione”.

Link all’articolo originale: http://news.comune.bra.cn.it/modules.php?name=News&file=article&sid=739





Nota del Comitato Pendolari: è interessante apprendere che secondo l’attuale giunta regionale le linee ferroviarie “sbranano” le città. Forse dopo questa dichiarazione è più facile intravedere che cosa c’è dietro al nuovo progetto orario imposto da Trenitalia per la linea Alba-Bra: meno treni (riduzione di oltre il 30%), e quei pochi treni che rimangono sono totalmente scoordinati fra di loro, scoraggiando anche il più stoico dei pendolari ad utilizzare il treno come mezzo di trasporto da e per Alba/Bra. E se non c’è utenza, la linea rischia la chiusura. E, se la linea chiude, la città non è più “sbranata”. Non dalle rotaie, almeno. L’asfalto e gli assurdi progetti in merito al passaggio a livello, a quanto pare, non “sbranano”.

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