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Data di pubblicazione:30/11/2005
Fonte:La Stampa edizione di Savona
Titolo dell’articolo:Alassio: treno soppresso, petizione in Regione
Testo dell’articolo:Oltre trecento firme per protestare. Sono quelle raccolte da un gruppo di pendolari e studenti, che viaggiano quotidianamente sulla linea Ventimiglia-Genova, dopo aver consultato il nuovo orario di Trenitalia, che sarà in vigore dall’11 dicembre. Le firme, una delle tante prese di posizione in merito alla temuta tabella, sono state inviate lunedì in Regione, dopo la scoperta che molti viaggiatori, già sottoposti a disservizi, saranno ulteriormente costretti a modificare le proprie abitudini, non senza sacrifici, per raggiungere il posto di lavoro. Dopo un breve periodo di disservizi, il motore di ricerca treni e orari sul sito «www.trenitalia.it» è tornato a funzionare. Non senza riservare sorprese. Una delle tante, motivo della protesta degli oltre 300 viaggiatori, è la soppressione del regionale 11275, in partenza alle 7,30 da Imperia Oneglia, che raggiunge Alassio alle 8,01 e Savona alle 8,56. «Con il nuovo orario molti pendolari e studenti avranno come alternativa un regionale che partirà alle 6,49 da Imperia Oneglia, mentre quello successivo sarà alle 8,27. Troppo presto o troppo tardi per deve andare al lavoro», ha spiegato Michela Cara di Imperia, che raggiunge quotidianamente Alassio ed è tra i firmatari della petizione. Per ora da Trenitalia non è possibile avere spiegazioni o commenti sulle novità riguardanti il nuovo orario. Oppure risposte alle varie iniziative di protesta da parte di utenti ormai al limite della sopportazione. «Usciremo con una comunicazione ufficiale nei prossimi giorni. Probabilmente venerdì», è quanto ha laconicamente spiegato Fabio Zotti, portavoce ligure di Trenitalia. A pochi giorni dall’entrata in vigore del nuovo orario, comunque, i viaggiatori avrebbero forse voluto chiarirsi un poco le idee sui cambiamenti. Anche solo per una questione organizzativa. Intanto non finiscono i disagi quotidiani legati a ritardi e imprevisti lungo il binario. Lunedì sera l’interregionale 2196 Milano-Ventimiglia, in partenza dalla stazione di Savona alle 20,59, ha accumulato un’ora di ritardo, spiazzando comprensibilmente molti viaggiatori. Al secondo annuncio il ritardo è diventato di 70 minuti e al terzo, «imprecisato». Succede. I ritardi (e i disservizi), «spalmati» lungo la settimana, non sono così rari. Basta consultare il sito dell’attentissimo Comitato treNO (www.comitatotreno.it) che registra quotidianamente storie di viaggiatori «sull’orlo di una crisi di nervi», offrendosi come valvola di sfogo e punto di riferimento per tutti coloro che si ritengono penalizzati dal servizio. Servizio attuale che mal si concilia con i lavori in corso per il raddoppio della linea ferroviaria. Anche i sindaci non sono rimasti con le mani in mano di fronte a certe sorprese (non annunciate, ma scoperte dai viaggiatori) riguardanti il nuovo orario ferroviario. Nelle scorse settimane il primo cittadino di Alassio, Marco Melgrati, ha scritto ai dirigenti nazionali delle Fs per evitare eventuali soppressioni di fermate nella stazione della città del Muretto. Lo ha fatto ricordando che l’illustre cittadino inglese «Daniel Hanbury aveva ceduto gratuitamente alle ferrovie un terreno con il solo impegno da parte delle Fs che ogni treno in transito fermasse nella stazione alassina».
«Per il momento non ho ancora ricevuto rassicurazioni a seguito di quella lettera. Aspetterò ancora qualche giorno e poi solleciterò una risposta. Sono comunque contento che sia stato riattivato il servizio di prenotazione dall’Italia del vagone letto per il treno serale che dalla Francia raggiunge Roma», ha detto Melgrati.

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