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Data di pubblicazione:03/12/2005
Fonte:Libertà.it
Titolo dell’articolo:Piacenza, i pendolari fanno causa a Trenitalia: «Con il nuovo orario ferroviario un danno morale e materiale»
Testo dell’articolo:«Un risarcimento per il danno morale e materiale subito da ciascun pendolare». Sarà questa, in buona sostanza, la richiesta degli avvocati di chi, per raggiungere il proprio luogo di lavoro, è costretto a spostarsi tutti i giorni in treno. Con l’entrata in vigore del nuovo orario ferroviario il vaso ha raggiunto il colmo e i pendolari hanno deciso di percorrere la strada legale. I tempi sono strettissimi. Per la causa servono 2.500 euro entro lunedì.
«L’iniziativa è partita da coloro che percorrono quotidianamente la linea Piacenza-Milano - spiega Gino Luigi Acerbi, presidente del Crufer (Comitato regionale utenti ferrovie Emilia Romagna) - in particolare da un pool di legali pendolari che hanno studiato il caso e sono giunti alla conclusione che una causa si può fare». I pendolari chiedono a Trenitalia il risarcimento per i danni economici dovuti al sovrapprezzo per gli intercity, ma anche per le conseguenze sugli orari di lavoro e di rientro nelle proprie famiglie che la rivoluzione di Trenitalia comporta.
L’11 dicembre entrerà in vigore il nuovo orario dei treni con intercity al posto degli interregionali. I viaggiatori lamentano, oltre al prezzo aumentato, la mancanza di coincidenze con tempi di attesa ragionevoli.
Per istituire la causa servono circa 2.500 euro. «Le nostre casse li possono coprire solo in minima parte - dice Franco Trespidi, del direttivo dei pendolari piacentini - Chiediamo quindi un contributo (del tutto libero e volontario) a coloro che sono interessati a sostenerci. Essendo migliaia i pendolari, il contributo che può offrire ogni persona si riduce drasticamente. Dal punto di vista formale la quota versata potrebbe essere considerata come quota di iscrizione alla nostra associazione». Chi vuole unirsi all’iniziativa deve mandare una semplice mail (dal titolo "Contributo") all’indirizzo pendolari.piacenza@libero.it , indicando l’importo che desidera offrire. Per ragioni di tempo la disponibilità dovrebbe essere segnalata entro la mattina oggi. In caso si raggiunga la somma necessaria, lunedì mattina, alla stazione di Piacenza, nella nostra sede di fianco al capannone biciclette si effettuerà la raccolta dei contributi. In caso di impossibilità ad inoltrare la causa per tempo - viene fatto sapere - per esempio per insufficienza dei fondi raccolti, ogni donatore avrà diritto a chiedere la restituzione della somma versata. L’eventuale restituzione dovrebbe avvenire durante l’incontro del consiglio direttivo di mercoledì 7 dicembre o il mercoledì successivo.
«Invitiamo le altre associazioni pendolari, anche di altre Regioni, a sostenere la nostra iniziativa. L’ultimo invito, ma non meno importante è per la classe politica e amministrativa, che aiuti la campagna in difesa dei diritti dei viaggiatori, confermando, come più volte affermato pubblicamente, il sostegno alle iniziative dei viaggiatori e pendolari».

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