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Data di pubblicazione:06/12/2005
Fonte:Eco del Chisone
Titolo dell’articolo:None, Vinovo e Candiolo: trasporti pubblici, piaga per i pendolari
Testo dell’articolo:Le sezioni dell’Unione dei Democratici di sinistra di None, Vinovo e Candiolo lavorano in comunione d’intenti a una serie d’istanze - da sottoporre al vaglio della Commissione trasporti regionale e di Trenitalia - sui malfunzionamenti della viabilità pubblica locale.

Le mosse da compiere sono state definite nella serata su “I trasporti pubblici nella nostra zona, i riflessi della finanziaria nella vita dei cittadini”, che ha visto la sala conferenze di None gremita di un pubblico attento e trasversale. Alla discussione, hanno partecipato anche i sindaci dei tre paesi, il vice-presidente della Commissione regionale trasporti Angelo Auddino e il responsabile Ds Territorio e infrastrutture Paolo Foietta.

Primo argomento caldo: le istanze dei Comitati pendolari nei confronti di Trenitalia per far sì che il treno Pinerolo-Milano delle 6,59 non escluda tra le sue soste None e Candiolo. Le due fermate, importanti per i lavoratori e studenti diretti a Porta Susa, inciderebbero sui tempi del treno non più di 10 minuti. Argomentazioni ormai note ai dirigenti Rfi che, nonostante la disponibilità dimostrata, si apprestano a riproporre un nuovo orario ferroviario che non solo non viene incontro a questa esigenza ma elimina queste due fermate anche dal treno che parte alle 18,40 dal capoluogo lombardo.

Altro tema “forte” le soluzioni adottate da Trenitalia nel periodo olimpico: «Durante Torino 2006 circa 40 treni straordinari percorreranno l’asse Torino-Torre Pellice con diritto di precedenza sulla viabilità tradizionale - spiega il segretario Ds di None Ignazio Drago -. Risultato? Inevitabili ritardi e disagi per i pendolari, ai quali vanno aggiunti la chiusura quasi continua dei 35 passaggi a livello presenti nei paesi della tratta e i blocchi del traffico automobilistico e pesante». A questa preoccupazione si somma l’insoddisfazione degli utenti ai quali è sempre stata negata ogni richiesta aggiuntiva di treni negli orari di punta.

Queste le sollecitazioni rivolte in particolare ad Auddino, impegnatosi in prima persona, durante la campagna elettorale, a lottare concretamente su questo fronte.

L’assemblea è terminata forse con più domande e malumori che certezze e con l’obiettivo di un nuovo confronto tra qualche mese per rivalutare la situazione.

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