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Data di pubblicazione:14/12/2005
Fonte:Il Secolo XIX
Titolo dell’articolo:Assalto al treno con due soli vagoni: alla stazione di Novi Ligure pendolari increduli all’arrivo del regionale delle 7,20
Testo dell’articolo:Novi Ligure - Non c’è pace per i pendolari: ieri il treno regionale delle 7,20 è stato preso d’assalto dai pendolari inferociti. Il convoglio, molto frequentato, era composto da sole due carrozze. I passeggeri sono saliti a fatica sul treno ma quelli delle fermate successive sono rimasti a terra e comunque hanno viaggiato in condizioni impossibili.
Lo sciopero indetto dalle forze sindacali dei ferrovieri ha ulteriormente messo in crisi il trasporto ferroviario con gravi ripercussioni sulla vita lavorativa di chi quotidianamente deve raggiungere da Novi, Ovada, Acqui i capoluoghi come Milano, Genova, Torino e Alessandria per lavoro o per studio.
I disservizi sono ormai all’ordine del giorno come anche sottolineato, recentemente, dal presidente dell’Associazione Pendolari Novesi Riccardo Leardi. «I ritardi sono diventati una consuetudine - dice Leardi - senza contare che il numero dei vagoni in molti convogli è diminuito notevolmente da quando c’è stato il caso delle zecche trovate in un treno. A complicare poi la situazione è lo sciopero bianco indetto dai macchinisti liguri contro il Vacma, il dispositivo di sicurezza presente in alcuni locomotori che consiste in un segnale che arriva in cabina ogni 55 secondi da disattivare nell’arco di due secondi tramite la pressione di un pedale. Con lo sciopero bianco ora il pendolare che arriva in stazione deve chiedersi non più quanto ritardo avrà il treno ma se il convoglio partirà». Proprio sulla legittimità dello sciopero bianco l’Apn ha presentato, nei giorni scorsi, un esposto alla Procura della Repubblica di Alessandria.
Ma l’ultimo disguido in ordine di tempo per i pendolari novesi è di ieri mattina. Il treno regionale Arquata -Alessandria delle 7,20 è arrivato in stazione a Novi dove ad attenderlo, come ogni mattina, c’erano molti passeggeri tra lavoratori e studenti, con solo due carrozze. «Subito abbiamo pensato ad uno scherzo - dice Francesca Romeo, consigliere comunale - quello delle 7,20 è un treno molto utilizzato dai pendolari ed è sempre pieno di gente. Purtroppo, però, non era uno scherzo. Il convoglio era formato solo da due carrozze. Sembra di raccontare una barzelletta».
Dopo aver raccolto, alla meno peggio, i passeggeri di Novi il treno ha proseguito la sua corsa verso Frugarolo, una volta fermo alla stazione del paese alle porte di Alessandria i pendolari non riuscivano neppure a salire da come erano già stracolme le due uniche carrozze. «Il capotreno non voleva neppure ripartire - continua Francesca Romeo - perché non si riuscivano a chiudere le porte da tanta gente che era salita. Poi dopo aver atteso circa cinque minuti siamo ripartiti e il capotreno non è riuscito ad entrare così è dovuto rimanere immobile nello spazio tra la porta e il primo scalino».
Ovviamente i pendolari compresa Francesca Romeo ieri mattina erano infuriati ed esausti per dover affrontare ogni giorno problemi di ogni genere per raggiungere il posto di lavoro. «Mi sento particolarmente coinvolta - sottolinea Francesca Romeo - perché oltre ad essere pendolare come tutti gli altri sono consigliere comunale e, quindi, un amministratore. Ho intenzione di mettermi in contatto al più presto con l’assessore regionale ai Trasporti Daniele Borioli per fargli presente una situazione davvero drammatica, inconcepibile nel 2005. L’uomo va sulla luna e poi noi qui sulla terra non riusciamo a raggiungere Alessandria che dista una ventina di chilometri da Novi. È inaudito».




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