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Data di pubblicazione:14/12/2005
Fonte:La Stampa edizione di Genova
Titolo dell’articolo:Ferrovia nel caos: ieri 42 convogli soppressi
Testo dell’articolo:GENOVA - Una denuncia per interruzione di pubblico servizio. È la clamorosa azione che potrebbe scattare già oggi, a firma dell’assessore ai Trasporti della Regione Luigi Merlo, se entro la giornata non si arriverà a un accordo tra ferrovie e organizzazioni sindacali. Oggi, per tentare una mediazione, il prefetto Giuseppe Romano ha convocato un incontro urgente in prefettura con Trenitalia, le organizzazioni sindacali e la Regione.

IL NO DI RIFONDAZIONE La «dichiarazione di guerra» di Merlo ha già suscitato contraccolpi all’interno della maggioranza di centrosinistra che governa la Liguria. L’ultimatum è stato definito «intollerabile e mal indirizzato» dal capogruppo regionale di Rifondazione, Marco Nesci e dal segretario ligure Giacomo Conti che hanno subito preso le parti dei ferrovieri in sciopero («l’agitazione dei macchinisti non può essere impugnatat con atti antisindacali e antidemocratici quali le denunce per interruzione di pubblico servizio»). «Rifondazione ha frainteso le mie parole - ha replicato in serata l’assessore - la Regione ha come unico interlocutore Trenitalia, ogni azione sarò indirizzata esclusivamente all’azienda. Non ho mai parlato di denunce ai lavoratori e credo che Rifondazione non potrà non condividere le azioni che ho messo in campo per tutelare migliaia di lavoratori pendolari».

CANCELLATI 42 TRENI Intanto ieri, già a metà mattinata, la «protesta del pedale» aveva provocato la soppressione di 13 convogli, di cui tre interregionali, già nella prima mattinata. In serata le soppressioni raggiungeranno la quota record di 42: quarantadue treni attesi dai passeggeri e, di fatto, «scomparsi», cancellati dalle linee. Con le ricadute in termini di disagi e ritardi facilmente immaginabili.

RIVOLTA A VENTIMGILIA Ma la giornata era cominciata male visto che a Ventimiglia i viaggiatori, esasperati, avevano bloccato il «trenino degli studenti»: il regionale delle 7,15 si era presentato in stazione con 68 posti disponibili contro 120 pendolari in attesa di salire. A questo punto l’esasperazione ha avuto il sopravvento e molti viaggiatori sono scesi sui binari bloccando di fatto la linea.

RISSA SUL GE-SV Tensione alle stelle sul regionale delle 17,15 da Genova Brignole per Savona: un diverbio tra alcuni pendolari esasperati e il capotreno è trasceso al punto che il funzionario di Trenitalia ha deciso di non far proseguire il treno e ha fatto intervenire la polizia ferroviaria. Molti viaggiatori sono scesi con la speranza di salire su un treno annunciato per le 18, che però nel frattempo era stato soppresso. Così - come racconta al telefono una savonese che fa la spola tra il capoluogo ligure e il Ponente - «siamo risaliti sul treno dal quale eravamo scesi in precedenza. Con il risultato che alle 19 eravamo ancora a Cornigliano». L’esasperazione dei viaggiatori è acuita dal fatto che alle 6 del mattino, dei tre regionali che con il vecchio orario «servivano» i savonesi diretti a Genova (in partenza alle 6,27, 6,35 e 6,42), è rimasto soltanto l’ultimo, sempre superaffollato.

VERTICE IN PREFETTURA L’ultimatum dell’assessore Merlo è stato accompagnato dalla convocazione da parte del prefetto di Genova di un incontro con i responsabili liguri di Trenitalia e le organizzazioni sindacali dei macchinisti. Si terrà questa mattina in prefettura e Merlo parteciperà in rappresentanza della Regione. « «Inviteremo le organizzazioni sindacali a sospendere le agitazioni e l’azienda Trenitalia a cessare momentaneamente l’utilizzo del pedale Vacma, per sostituirlo con altri dispositivi - ha spiegato l’assessore - intensificando il rapporto con le organizzazioni sindacali per trovare un’intesa». Non sarà un’impresa facile: da un lato infatti i macchinisti sono forti del pronunciamento di due Asl che hanno definito il pedale «dannoso e pericoloso» ordinandone la rimozione; dall’altro Trenitalia non ha a disposizione sufficienti locomotori «senza Vacma» e quindi potrebbe al massimo ridurre drasticamente la disponibilità di treni: uno scenario devastante per le stazioni liguri.

PULIZIA ADDIO Come se tutto ciò non bastasse, da stasera entreranno in agitazione - su Genova, con ricadute in tutta la Liguria - gli addetti alla pulizia dei treni. I dipendenti della società Ageco, la vecchia appaltatrice di Trenitalia non più rinnovata, non sono stati assunti dalla nuova appaltatrice, la «Pietro Mazzone Ambiente» che a sua volta non ha ancora avviato il servizio di pulizia. Quindi treni soppressi, in ritardo e - da stasera - se possibile ancora più sporchi: davvero un buon inizio per l’orario invernale di Trenitalia. E oggi - come temono migliaia di viaggiatori - si replica.

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