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Data di pubblicazione:15/12/2005
Fonte:La Stampa edizione di Cuneo
Titolo dell’articolo:Treni in ritardo e soppressi: «Chi sbaglia pagherà»
Testo dell’articolo:L’impegno dell’assessore regionale Borioli. Il dirigente Elia: «Conseguenza dello sciopero»

«Ho chiesto una relazione dettagliata sui dissesti degli ultimi giorni. Se ci sono responsabilità, verranno sanzionate». Così ha parlato ieri sera l’assessore regionale ai Trasporti Daniele Borioli, che ha attribuito alle scelte politiche del Governo nazionale la colpa del «grave stato del trasporto ferroviario, che dipende solo in parte dai vertici regionali di Trenitalia». Mario Elia è responsabile Relazioni esterne della Direzione regionale delle ferrovie.

Quali sono i motivi dei disservizi di questi giorni?

«Si è trattato dell’effetto trascinamento dello sciopero, che ha messo in difficoltà l’organizzazione del servizio, soprattutto per quanto riguarda la disponibilità del materiale rotabile in alcune stazioni. L’agitazione ha avuto un’adesione massiccia, il Cuneese ha risentito anche dell’astensione dal lavoro dei macchinisti liguri contro il meccanismo “Vacma”. Dalla fine della protesta di lunedì a martedì sono stati soppressi oltre venti treni, non disponiamo ancora di dati definitivi».


Cosa cambierà con il nuovo orario i pendolari della Granda?

«L’offerta è rimasta sostanzialmente invariata, anche se sulle tratte a non alta utilizzazione, come la Cuneo-Saluzzo-Savigliano, la Ceva-Ormea e la Cuneo-Mondovì, si è proceduto a una razionalizzazione, con un servizio di autobus per le corse come meno di quindici viaggiatori per convoglio».

Anche ieri, alcuni convogli sono stati sostituiti dai bus. I pendolari lamentano di non essere stati informati in tempo.

«Può essere dipeso da sostituzioni effettuate all’ultimo momento, per rimediare a improvvisa indisponibilità di materiale rotabile. In questi casi, nelle stazioni non presenziate è difficile fornire informazioni immediate. Ci scusiamo con la clientela e comunque accerteremo questa segnalazione».

A giugno 2006 verrà definitivamente archiviato l’esperimento «Memorario». Non si poteva anticiparne la fine a dicembre?

«Nulla è ancora stato deciso, stiamo valutando il da farsi. In settimana inizierà il confronto con le associazioni della clientela e le istituzioni per stabilire una ‘’rimodulazione’’ degli orari».

Potete fornire gli ultimi dati sugli indici di ritardo?

«Non per l’orario nuovo, appena avviato. Prima dell’introduzione delle nuove tabelle gli indici di puntualità complessiva della provincia di Cuneo erano in miglioramento, con circa il 91% dei treni in arrivo nella fascia compresa fra zero e cinque minuti di ritardo».

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