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Data di pubblicazione:17/12/2005
Fonte:La Stampa edizione di Alessandria
Titolo dell’articolo:Acqui Terme: un locomotore di soccorso per i treni merci in panne
Testo dell’articolo:ACQUI TERME - Un locomotore di «soccorso» per i merci sulla linea ferroviaria Acqui–Ovada-Genova. Per evitare il ripetersi dei blocchi lungo la linea ferroviaria Acqui–Ovada-Genova a causa dei ricorrenti guasti (occorsi anche nelle scorse settimane) ai convogli merci, è stato predisposto un servizio di traino pronto a intervenire a ogni evenienza. «Dal lunedì al sabato è stato istituito un nuovo servizio di ‘’riserva’’ - spiega Marco Carpani, responsabile commerciale della Direzione regionale Liguria di Trenitalia -. Si tratta di un locomotore con a bordo personale di condotta, disponibile nella stazione di Genova Sampierdarena dalle 6 alle 9 del mattino per interventi necessari in caso di anormalità ad altri mezzi di trazione». Così se un convoglio resterà bloccato, il locomotore potrà raggiungerlo e trainarlo in una stazione, liberando così la linea. Positivo il commento del presidente dell’Associazione pendolari dell’Acquese, Alfio Zorzan. E una notizia positiva arriva anche per i pendolari di Ovada. Sulla linea per Alessandria da anni, nei giorni festivi, non erano più a disposizione treni né bus sostitutivi. Un isolamento che penalizzava soprattutto le persone anziane e chi non aveva la disponibilità di auto propria. Ora nel nuovo orario sono previste tre corse in partenza da Ovada e due da Alessandria. Da Ovada, i convogli 6138 delle 6,46 (ad Alessandria alle 7,24), 6146 delle 14,33 (ad Alessandria alle 15,10) e 6148 delle 18,46 (arrivo alle 19,22). Con possibilità di coincidenza per Torino. I due treni che partono da Alessandria alle 13,42 e alle 17,45 arrivano invece a Ovada alle 14,18 e alle 18,20, con la possibilità di beneficiare della coincidenza con Genova. I cinque treni saranno soppressi dal 30 luglio al 27 agosto 2006. Soddisfatto il vice sindaco di Ovada, Franco Piana: «Dopo anni è un piccolo passo in avanti nel contesto dei noti problemi e disagi subiti dai pendolari per Genova». Disagi che riguardano anche sulla Alessandria-Casale. «Siamo stati lasciati a piedi, dopo avere atteso il treno per più di un’ora! E non è neanche la prima volta»: questo l’amaro sfogo di una pendolare che ieri a Giarole, con altri viaggiatori, ha atteso invano il treno in partenza da Alessandria alle 6,53. Ma del treno nemmeno l’ombra, e senza alcuna informazione. Studenti che dovevano raggiungere Casale e lavoratori che andavano a Chivasso sono poi saliti sul treno successivo, delle 7,55, per Vercelli, arrivando tardi e dovendo cambiare convoglio per raggiungere la destinazione prevista. «Per di più - dice la pendolare - il treno delle 6,53 è sempre freddo». Intanto anche i viaggiatori della linea Genova-Milano (che comprende anche i passeggeri di Arquata e Serravalle) hanno presentato un esposto sui continui disservizi di Trenitalia alla procura della Repubblica. L’iniziativa segue quella analoga dei pendolari novesi.


Buone notizie per i pendolari delle linee Acqui-Genova e Ovada-Alessandria

«I Comuni riutilizzino le stazioni ferroviarie dismesse». L’appello è stato lanciato ieri dall’ex sindaco di Acqui, Enzo Balza, per molti anni dirigente movimento nella stazione cittadina. «È giunto il momento che i Comuni rivendichino il diritto di utilizzare le stazioni dimesse. In alcuni casi c’è uno stato di completo abbandono». Molti Comuni dell’Acquese intenzionati a ottenere in comodato d’uso le stazioni hanno però gettato la spugna e in altri casi è difficile trovare un’intesa con le Ferrovie: «Ormai da anni, stiamo lavorando a un progetto di trasformazione della stazione del paese in Museo del trasporto del vino su rotaia - spiega il sindaco di Alice Bel Colle, Aureliano Galeazzo -. Nonostante l’importanza dell’investimento che verrebbe messo in atto dall’amministrazione comunale, le Ferrovie ci hanno proposto un contratto di comodato molto limitato nel tempo che noi intendiamo naturalmente ridiscutere».

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