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Data di pubblicazione:17/12/2005
Fonte:La Stampa edizione di Genova
Titolo dell’articolo:E la Regione Liguria denuncia Trenitalia: lunedì la formalizzazione alla Procura della Repubblica
Testo dell’articolo:GENOVA - La Regione Liguria, caso al momento unico in Italia, denuncia Trenitalia Spa per interruzione di pubblico servizio. «Perché - dice il presidente Claudio Burlando - non so ormai quale altra arma abbiamo per difendere la nostra gente». La decisione è stata presa ieri dalla giunta, che ha dato mandato all’assessore ai Trasporti Luigi Merlo: lunedì verrà presentato l’atto formale alla Procura della Repubblica di Genova. «È una situazione che si trascina da tempo - precisa l’assessore - Nei mesi di luglio, agosto e settembre sono stati soppressi 1047 treni, in pratica dai 40 ai 50 convogli al giorno per problemi al materiale rotabile, escludendo le soppressioni dovute a causa di forza maggiore come investimenti, decisioni per pubblica sicurezza. Abbiamo chiesto in tutti i modi a Trenitalia di intervenire per trovare una soluzione alle soppressioni, causate in particolare dai ripetuti guasti ai locomotori». «Nei mesi successivi ci sono state ancora numerose anomalie nell’andamento del servizio, soprattutto per quanto riguarda l’enorme soppressione di treni per motivi diversi senza comunicazione preventiva alla Regione - prosegue Merlo - né organizzazione di servizi sostitutivi». La situazione si è fatta rovente tra il primo e il 15 dicembre. «Sono stati più di 500 i treni soppressi - incalza l’assessore ai Trasporti - e il calcolo esclude naturalmente i 199 convogli fermi il 12, per lo sciopero nazionale». La punta massima? «Dieci giorni fa, con 57 soppressioni». «L’interruzione di pubblico servizio - si legge nella delibera approvata dalla giunta all’unanimità - si ravvisa in considerazione dell’essenzialità del servizio di trasporto pubblico locale svolto da Trenitalia e della situazione di gravità del turbamento causato alla regolarità del servizio». «Mi aspetto che si occupi del caso il ministro dei Trasporti - è l’opinione del presidente Burlando - come ministro vigilante. anzi, in sette mesi se ne sarebbe dovuto occupare prima». «Anche il presidente e amministratore delegato delle Ferrovie, Elio Catania, si è occupato di quanto stava accadendo in Liguria solo dopo nove giorni». Il riferimento dell’assessore Merlo è all’aggravamento della situazione dopo la protesta locale attuata dal primo dicembre dai macchinisti che, fino alla precettazione, si sono rifiutati di partire se a bordo del locomotore era installato il sistema di sicurezza Vacma. La Regione aveva chiesto all’azienda di eliminare poco a poco il pedale. La risposta è arrivata giovedì con la richiesta al Prefetto di precettare i macchinisti. In attesa di «rivedere in termini più restrittivi e vincolanti» un nuovo contratto di servizio tra Regione e Trenitalia, la giunta ha deliberato di prorogare per due mesi quello attuale, in scadenza il 31 dicembre.

Alta velocità
Dopo il via libera del consiglio comunale di Genova, ieri mattina anche la giunta regionale ha approvato, incassando però l’annunciato no dell’assessore all’ambiente di rifondazione, Franco Zunino, il progetto definitivo per la Tav, ovvero la tratta ferroviaria ad alta velocità Genova-Milano che passerà attraverso il Terzo Valico. «Il mio lavoro è di approvare il progetto e l’ho fatto nei termini - dice il presidente Burlando - ma siccome so leggere i bilanci dello Stato, ho forti dubbi sulla realizzazione effettiva». La delibera regionale prevede alcune prescrizioni. La prima riguarda la ricollocazione in accordo con i Comuni delle unità abitative, commerciali, artigianali e industriali per le quali è prevista la demolizione. La seconda consegue all’individuazione ai piedi di Scarpino del sito per scaricare un milione di metri cubi di materiale di scavo: occorrerà realizzare una strada che non dovrà essere finanziata grazie al Fondo comunitario per la viabilità. La terza si riferisce ai problemi di viabilità, con l’anticipazione della realizzazione delle connessioni cittadine. E la presentazione al Cipe del 22 gennaio è vincolata alla presentazione contestuale del progetto del nodo ferroviario di Genova, che ha già ultimato il suo iter.

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