<< Notizia precedente - Clicca qui per chiudere questa finestra - Notizia successiva >>

Data di pubblicazione:20/12/2005
Fonte:Giornal.it
Titolo dell’articolo:Rossi: “Soppressi 40 treni in un giorno”. Rifondazione: “Segnalateci i disservizi”
Testo dell’articolo:Quando si parla di ritardi dei treni non c’è colore politico che tenga. Destra o sinistra non importa, quello che conta in questi casi è far arrivare i convogli in orario e ridurre al minimo i disagi dei passeggeri, messi veramente a dura prova in queste settimane da cronici ed insostenibili ritardi sulle principali linee ferroviarie piemontesi.

Oreste Rossi (Lega Nord): “La situazione dei pendolari è giunta al limite della sopportazione. Dall’entrata in vigore del nuovo orario invernale, viaggiare sulle linee ferroviarie piemontesi è diventato un incubo: treni soppressi, ritardi cronici e quotidiani stanno creando disagi a chi tutti i giorni è obbligato, per lavoro o per studio, a utilizzare questo mezzo di trasporto. La situazione è particolarmente difficile per gli utenti della linea che collega Genova e Torino a causa di una drastica riduzione delle corse, di continue soppressioni e dei ritardi sia in arrivo, sia in partenza, dal capoluogo subalpino”: è la denuncia del capogruppo della Lega Nord Oreste Rossi, che questa mattina ha presentato un’interrogazione in Consiglio regionale.

“Si tratta del cronico problema che assilla i pendolari del Basso Piemonte – spiega Rossi - snobbati dalla programmazione di tre regioni (Piemonte, Liguria e Lombardia) e trascurati dalle Ferrovie, che però quest’anno pare essersi accentuato: oltre alla continua riduzione di collegamenti, i ripetuti ritardi anche di ore si stanno protraendo da ormai 10 giorni, così come le soppressioni dell’ultimo minuto. Solo nella giornata di mercoledì sono stati soppressi 40 treni. Le disfunzioni non risparmiano nessuno dei paesi dell’alessandrino: i pendolari che dalla stazione di Novi Ligure devono raggiungere Torino la mattina hanno a disposizione solo il treno IC con maggiorazione del biglietto, stesso discorso vale anche per chi deve rientrare dal capoluogo subalpino dopo le 18.00 (a meno che non si voglia ricorrere a treni che comportano coincidenze improbabili, specie in considerazione dei ritardi); i viaggiatori del treno locale Arquata – Alessandria delle 7.20 del mattino lamentano continui ritardi, oltre ad essere formato da due sole carrozze che costringono i viaggiatori a percorrere in piedi gran parte della tratta; alla stazione di Tortona il treno IC delle 17,30 per Genova, sebbene segnalato nel nuovo orario, non c’è; scarsi peggio del solito i collegamenti da Ovada e da Acqui Terme”.

“È evidente – sottolinea il capogruppo della Lega Nord – che il problema non è isolato, ma strutturale, e la situazione rischia di degenerare. L’escalation di proteste è sfociata l’altro giorno alla stazione di Novi Ligure nel tentativo di linciaggio di addetti di Trenitalia da parte di pendolari giustamente inferociti. E temo che questo possa essere solo l’inizio”.

Nella sua interrogazione, Rossi chiede alla giunta “quali iniziative di propria competenza intenda assumere nei confronti di Trenitalia SpA che dimostra ogni giorno di più di fornire un servizio inadeguato ed insoddisfacente, penalizzando la qualità del trasporto ferroviario locale, creando disagi insopportabili e sempre più frequenti e che rischia, se non tempestivamente risolto, di avere pesanti ripercussioni sull’ordine pubblico”.

Dalla parte opposta Sergio Dalmasso (Rifondazione Comunista): “Il nuovo orario ferroviario, entrato in vigore domenica 11 dicembre, ha ulteriormente peggiorato la già difficilissime condizioni di viaggio dei pendolari piemontesi”

Lo ribadisce il consigliere regionale e capogruppo Sergio Dalmasso (PRC) che chiede all’assessore competente di segnalare a Trenitalia e a RFI il gravissimo stato di disagio di tanti lavoratori e studenti.

“Chiedo anche ai pendolari dell’intera regione – continua Dalmasso – di segnalare tutti i disservizi quotidiani al gruppo regionale di Rifondazione Comunista ai numeri 011-5757404 o 011-5757550”.

<< Notizia precedente - Clicca qui per chiudere questa finestra - Notizia successiva >>




Per visualizzare una news, è sufficiente selezionarne il titolo nel riquadro qui sotto:

Visualizzatore news sviluppato dal Comitato spontaneo Pendolari Bra ed Alba - www.pendolaribra.it - www.pendolaribra.altervista.org - pendolaribra@tiscali.it