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Data di pubblicazione:21/12/2005
Fonte:Il Secolo XIX
Titolo dell’articolo:Acqui Terme: «Un bonus per i pendolari». La richiesta a Trenitalia per risarcire i danni dei disagi di dicembre
Testo dell’articolo:Un bonus che risarcisca i pendolari dei disagi subiti nel mese di dicembre potrebbe essere la soluzione ai tanti problemi lamentati da chi viaggia. A proporre l’iniziativa a Trenitalia è l’Associazione pendolari dell’acquese.
«Il bonus dovrà essere erogato al momento del rinnovo dell’abbonamento nel mese di gennaio - ha detto Alfio Zorzan presidente dell’associazione - e tale procedura dovrà essere chiara, univoca e soprattutto messa a disposizione di tutti gli abbonati» anche quelli dotati di abbonamenti ordinari e non regionali che nell’acquese sono la maggioranza.
«Inoltre - specifica Enrico Lagorio, vice presidente dell’associazione - per tutte le linee, compresa quella di Acqui-Genova che non ha mai usufruito del beneficio dei bonus». E questo, secondo i due pendolari, diventati anche consulenti dell’osservatorio sui trasporti istituito dal Comune di Acqui Terme, sembrerebbe essere l’unico sistema per dare un forte segnale che «qualcosa sta veramente cambiando nel rapporto tra gli utenti, istituzioni e ferrovie». Un rapporto, negli ultimi tempi diventato difficile, a volte particolarmente teso e che, senza alcuna ombra di dubbio, ha bisogno di una revisione.
«In questi ultimi giorni - ha ancora detto Zorzan - ci sono arrivati da Trenitalia Liguria e dalla regione Piemonte messaggi di comprensione che evidenziano almeno la volontà di comunicare qualcosa». In particolar modo, Trenitalia Liguria avrebbe comunicato la soluzione trovata per ovviare alle continue interruzioni di linea a causa dei treni merci in avaria, vale a dire il posizionamento di una specie di carrello in grado di trainare i treni fermi e permettere il passaggio degli altri convogli. Un fatto sicuramente positivo, sottolineano i pendolari, anche se «restano ancora aperti tanti problemi che si vorrebbero vedere risolti con fatti veri e non con semplici parole di circostanza. Bisogna cioè a tutti i livelli, prendere atto del fallimento di questo tipo di gestione». In quale modo? Semplice, secondo i pendolari avendo il coraggio, una volta per tutte, di prendere in mano la situazione «con decisioni, anche forti, ad esempio con un cambio di gestore che rappresenterebbe una maggiore concorrenza e qualità del servizio».
A chi viaggia quotidianamente infatti, studenti o lavoratori che siano, è necessario fornire una risposta tangibile. Il rischio, come si è potuto constatare nelle scorse settimane, è che si arrivi a gesti estremi come le proteste sui binari oppure, cosa ben più grave e deplorevole, il tentativo di linciaggio ai danni di alcuni ferrovieri sia a Genova sia a Novi Ligure.

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