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Data di pubblicazione:24/12/2005
Fonte:La Stampa edizione di Novara
Titolo dell’articolo:Il «mensile» per risarcire disagi. «Bonus» sull’abbonamento non accontenta i pendolari
Testo dell’articolo:NOVARA - I pendolari della Novara-Milano e della Novara-Mortara avranno diritto al bonus per i ritardi accumulati dai treni in ottobre, ma gli utenti non si accontentano ed hanno chiesto che l’abbonamento di gennaio sia gratuito. Puntuale, per la linea più bistrattata del Nord Italia, la Novara-Milano, è arrivato l’appuntamento col bonus, la sorta di indennizzo che le Ferrovie devono concedere se i treni, nel corso di un mese, superano il cosiddetto indice di affidabilità, che consiste nel 5% massimo di ritardi o sppressioni. La Novara-Milano, nel mese di ottobre, ha raddoppiato il tetto massimo consentito, e quindi per gli abbonati scattano gli sconti: del 20% sugli abbonameti mensili e fino al 10% per gli annuali. Il bonus può essere richiesto fino al 31 gennaio nelle biglietterie. Il bonus però non accontenta più i pendolari, esasperati dai continui ritardi. I rappresentanti degli abbonati della linea Torino-Novara-Milano hanno chiesto che Trenitalia offra a gennaio l’abbonamento gratuito per risarcire gli utenti dei disagi subiti nel corso del 2005, «annus horribilis» del trasporto ferroviario locale. Dal 12 di dicembre, data in cui è entrato in vigore il nuovo orario ferroviario, la situazione si è fatta ancora più pesante con i ritardi che si sono moltiplicati: «Va di male in peggio - dice Cesare Carbonari, portavoce dei pendolari della linea - con molti treni soppressi, i ritardi aumentati fino a 40-50 minuti, i locomotori in panne, le carrozze fatiscenti e la manutenzione che è assolutamente inadeguata».
Nel 2005, aggiunge Carbonari, molti pendolari di questa linea hanno bruciato le ferie per compensare gli sforamenti di orario accumulati in ufficio a causa dei ritardi dei treni. Le aziende non ci permettono di decurtare dall’orario di lavoro il tempo perso a causa dei ritardi: chi arriva in ufficio dopo, si deve fermare a recuperare o utilizza le ferie, ma in questo modo uno si gioca tutto il proprio pacchetto di ferie. Non è concepibile proseguire in questo modo». Carbonari lancia un appello ai ferrovieri: «Sono una categoria che si trova nella nostra stessa situazione e condivide i nostri stessi disagi, perchè lavorano in condizioni assurde: chiediamo a Trenitalia di compiere uno sforzo perchè il 2006 veda dei miglioramenti concreti sia per i dipendenti delle ferrovie che per gli utenti».

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