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Data di pubblicazione:27/12/2005
Fonte:Mailing List UTP
Titolo dell’articolo:Liguria, Vivalto è troppo grosso: non passa in galleria, viaggiatori a piedi
Testo dell’articolo:Capita che dopo le feste la pancia non stia più nei pantaloni, ma che i treni siano troppo grossi per passare nelle gallerie, suona come una bufala. Eppure in Liguria un treno ha davvero dovuto fermarsi prima del capolinea per evitare un passaggio troppo stretto per le sue dimensioni, si tratta del nuovissimo convoglio Vivalto, da poco giunto in Liguria. I passeggeri diretti a Alassio, scaricati ad Albenga, hanno dovuto arrangiarsi. Dopo zecche e scorpioni, nella lista nera di Trenitalia ci mancava solo questa.Sulla Riviera ligure di Ponente esiste una tratta dove alcune carrozze non sono compatibili con le gallerie, cioé non passano. È la linea Savona-Alassio. Con i treni normali tutto fila liscio. I problemi vengono a galla quando si usano modelli a due piani. Qualche giorno fa Trenitalia ha fatto partire una carrozza di questo tipo, che ovviamente s’è fermata prima dell’ostacolo, alla stazione di Albenga anziché a quella di Alassio.Il treno 11376, in partenza da Savona alle 15.08, arrivo previsto ad Alassio alle 15.55, ha invece fatto capolinea ad Albenga, una decina di chilometri dalla destinazione. “Ci siamo arrangiati, qualcuno ha aspettato un treno successivo” ha raccontato alla stampa Andrea Bertolini, del Comitato UTP Spezia-Savona, “Qualcuno ha scelto l’autobus, altri hanno chiesto un passaggio ad amici, altri ancora hanno atteso il treno successivo, ed è verosibilmente strano che prima di prendere determinati treni, non si verifichi la circolabilità, già ci sono problemi a levante dove sulla Sestri Levante-Spezia si dovrebbe utilizzare il convoglio TAF il quale però non passa nella galleria tra Framura e Bonassola, quindi i treni sono sempre sovraffollati, sulla questione ho chiesto un incontro urgente ad Elio Catania AD di Trenitalia”.Per Trenitalia il disagio arrecato è il male minore afferma il responsabile commerciale Carpani, “La Sala operativa ha provveduto a utilizzare tali vetture per una tratta ridotta. Altra soluzione att uabile era di sopprimere del tutto il treno. Si è scelto il male minore” ha datto sapere la società tramite un comunicato ufficiale. In passato il problema non si era mai posto perché si era sempre riusciti a portare su questa tratta treni compatibili con le gallerie strette costruite a inizio Novecento sulla tratta Genova-Ventimiglia. Il progetto di raddoppiare la linea e spostarla a monte è già pronto. Ma perché dalle carte si trasformi in realtà ci vorranno una decina di anni. Nel frattempo Alassio rimarrà off limits.

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