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Data di pubblicazione:27/12/2005
Fonte:La Stampa edizione di Savona
Titolo dell’articolo:Grottesco a Savona: non erano abilitati a guidare il locomotore Quaranta passeggeri sono rimasti a terra
Testo dell’articolo:Un anno di disagi, di treni in cronico ritardo o soppressi all’ultimo momento, cancellati, una volta «per mancanza di “materiale”», un’altra per l’agitazione dei macchinisti. I pendolari savonesi speravano di essere risparmiati almeno durante le feste e invece...La mattina di Natale, in quaranta, si sono ritrovati a terra, alla stazione Mongrifone, perchè il treno delle 9,40 diretto in Piemonte, lungo la linea di Fossano, non è partito. Il motivo? Grottesco, ma è così. I macchinisti non erano abilitati a guidare il locomotore e quindi, senza alcun preavviso, i passeggeri, tutti savonesi, la maggior parte dei quali anziani, che dovevano raggiungere i propri familiari per festeggiare il Natale, hanno dovuto per l’ennesima volta prendere atto dell’ennesima disfunzione del servizio e arrangiarsi. C’è chi ha cambiato programmi, chi ha optato per l’auto. E chi, invece, si è accomodato nell’atrio della stazione, con pacchi e pacchettini, e ha aspettato il treno dopo, quello che dalla stazione Mongrifone, partiva intorno alle 11,40, ma che comunque li ha fatti arrivare al pranzo di Natale... per il dolce. Non sono mancati mugugni, lamentele: gli agenti della polizia ferroviaria ne hanno raccolti più di uno. Nessuna denuncia, nessun esposto. Quelli sono stati presentati nelle scorse settimane, da altri pendolari, il cui punto di vista è riepilogato dall’ultima delle centinaia di mail raccolte in questi mesi dal sito internet dei pendolari www. comitatotreno.it., il «muro del pianto», quello dove i viaggiatori raccontano le loro disavventure. Un pendolare ha fatto gli auguri ai compagni di sventura e ha colto l’occasione per fare il bilancio di quello che è successo negli ultimi mesi. «Sembra impossibile - scrive - ma la situazione dell’estate scorsa è andata via via peggiorando fino a raggiungere lo scandaloso stato attuale. Si parla tanto di Alta Velocità forse solo perchè Trenitalia ha dimostrato di essere molto competente in quella bassa e vuole acquisire nuove competenze...» E prosegue: «L’incertezza della disponibilità del treno mi ha reso totalmente inaffidabile, sia professionalmente che per il resto della mia vita: non sono più stato in grado di programmare con certezza il mio arrivo in ufficio, ne l’orario di uscita. Ho imparato a spostare tutti i miei impegni (dentista, pagamento bollette, ecc.) al sabato per non dover dipendere dall’inaffidabilità dei treni.» E infine: «Il viaggio in treno mi espone agli stessi rischi igienico-sanitari di un viaggio in un paese del terzo mondo, con le stesse escursioni termiche di un viaggio tra il Sahara e Capo-Nord. Il mio buon proposito per il 2006 è quello di non rinnovare l’abbonamento Savona-Genova. Purtroppo sono stanco di un servizio che occupa ormai in media due ore e mezza o tre ore al giorno della mia vita per percorrere 40 km». Le disavventure dei pendolari savonesi hanno richiamato l’attenzione anche di «Striscia la notizia». Venerdì scorso Capitan Ventosa ha viaggiato con loro sul treno Savona-Genova delle 7,25.

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